Ecco i conti del Movimento 5 Stelle. Spesi 600mila euro per le elezioni

Beppe Grillo non molla sul tasto della trasparenza e del no ai soldi pubblici per finanziare la politica. Stavolta lo fa parlando del suo stesso Movimento 5 Stelle, del quale fornisce un primo rendiconto post campagna elettorale. "Le attività necessarie per le campagna elettorale del M5S, come l'allestimento dei palchi, sono state realizzate grazie al volontariato dei cittadini attivi", premette. "Tutte le altre spese connesse e correlate sono state sostenute grazie a circa 15.000 persone che hanno donato in media poco meno di 40 euro a testa per un totale di 568.832 euro ad oggi", annuncia. "E' possibile, ed e' stato dimostrato, fare politica senza intermediazione dei partiti, senza bisogno di soldi pubblici e garantendo la massima trasparenza sulle fonti di finanziamento", rivendica Grillo. "Tutte le voci di spesa saranno pubblicate, entro i termini di legge, nei prossimi giorni non appena sara' finita la meticolosa attivita' di rendicontazione", dice sempre dal suo blog. "Non tutti i soldi che sono arrivati - conferma - sono stati effettivamente spesi. Come anticipato la parte restante sara' destinata al conto corrente per i terremotati dell'Emilia. Il M5S vive grazie alla partecipazione attiva di milioni di cittadini. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito".
Lei, cavallerescamente, seduta mentre lui sta in piedi, alle sue spalle, appoggiato alla spalliera dello scranno. Lo sfondo è quello di velluto rosso con lo stemma della Camera di un'Aula di commissione a Montecitorio. Roberta Lombardi e Vito Crimi, i capigruppo designati alla Camera e al Senato, confermano che per le presidenze di Camera e Senato il Movimento 5 Stelle puntera' su propri candidati. Crimi spiega la procedura interna per individuare il candidato, una sorta di "doppio turno", come lo definisce lui stesso nel video congiunto diffuso in Rete, articolato cosi': "Ci riuniremo al Senato e voteremo un nostro candidato presidente, a voto palese, e poi dopo avere 'graticolati' - cioe' sottoposti al fuoco di fila di domande per testarne doti e preparazione - quelli che hanno piu' voti, ne sceglieremo uno e quello sara' il nostro candidato fino alla fine". Anche Roberta Lombardi conferma la medesima procedura: "Anche noi avremo un candidato nostro per la presidenza della Camera, anche noi abbiamo individuato una rosa di nomi e faremo la nostra scelta".