Elezioni, il Centrodestra balza al 39%. Pd e 5 Stelle crollano al 25. I dati - Affaritaliani.it

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Elezioni, il Centrodestra balza al 39%. Pd e 5 Stelle crollano al 25. I dati

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Svolta dopo i ballottaggi di domenica scorsa

Rivoluzione nelle urne. I ballottaggi di domenica scorsa hanno radicalmente cambiato il quadro politico-elettorale. "E' stato certamente un voto contro Matteo Renzi, non ci sono dubbi. Ma le urne hanno anche dimostrato il ritorno di una fetta importante di elettori dai 5 Stelle al Centrodestra", afferma il sondaggista e ricercatore Alessandro Amadori, intervistato da Affaritaliani.it. "L'Istituto Cattaneo ha analizzato il voto di ogni città e tra il 20% il 70% di chi al primo turno ha votato per un candidato grillino ha poi scelto il Centrodestra al ballottaggio".

Se domenica scorsa si fosse votato per elezioni politiche, secondo Amadori, "il Pd non avrebbe preso più del 25%, dal 29 dei sondaggi attuali. Il calo del partito di Renzi è generalizzato e a macchia di leopardo, perde da Sesto San Giovanni a fino L'Aquila e perde sia in coalizione sia da solo". Al 25% anche i 5 Stelle, nei sondaggi attualmente al 28. "Se prendessimo i voti delle Amministrative il calo sarebbe ancora più marcato, ma alle Politiche le cose dovrebbero andare diversamente".

Ottime notizie per il Centrodestra. "Matteo Salvini ha dimostrato di avere una strategia corretta che funziona nella pratica. La Lega si è consolidata al Centro e comincia ad penetrare anche al Sud, d'altronde il 6% de L'Aquila è un risultato di tutto rispetto così come in alcuni comuni siciliani. Rispetto al 12-12,5% dei sondaggi, la Lega avrebbe il 15% si fosse votato domenica scorsa per il Parlamento. Forza Italia è risalita grazie al ritorno di voto di una parte di elettori che in passato hanno scelto il M5S e sarebbe intorno al 14%. Fratelli d'Italia consolida il suo 6%. Altri di Centrodestra complessivamente - da Rotondi a Fitto, da Quagliariello ad Alemanno-Storace - valgono il 4%. Il Centrodestra quindi sarebbe in caso di voto per le Politiche nettamente la prima forza politica del Paese con il 39% dei consensi e non perderebbe voti anche in caso di lista unica (dipenderà dal dibattito interno e dalla legge elettorale).

La sinistra-sinistra, qualora riuscisse a trovare un accordo e a presentarsi unita, sarebbe attualmente sul 5%. Da segnalare, infine, un 4% (quindi in leggera ripresa) dell'area centrista che fa riferimento ad Angelino Alfano. Altri partiti complessivamente al 2%, tra i quali Casa Pound e il Partito Comunista di Marco Rizzo.