Elezioni, il Centrodestra lavora per far vincere Letta e Conte
Ennesima fumata nera al tavolo per Milano e Bologna
Lo avevano assicurato. Lo avevano promesso. Lo avevano garantito. Non sono stati di parola. La settimana scorsa, dopo il vertice (ennesimo) del Centrodestra che ha ufficializzato la candidatura a Roma di Enrico Michetti, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani avevano annunciato se senza e senza ma che nel successivo tavolo della coalizione - che si è tenuto ieri - avrebbero trovato un accordo anche su Milano e Bologna. E invece niente da fare. Un'altra clamorosa fumata nera. E' davvero sconcertante, per i poveri elettori di Centrodestra, che i loro leader, esattamente come un anno fa con il balletto Fitto sì-Fitto no in Puglia, non siano in grado di chiudere un accordo complessivo sui principali comuni che andranno al voto in ottobre dopo settimane di vertici inconcludenti. L'unica decisione, scontata, quella del ticket Roberto Occhiuto (presidente) con Nino Spirlì (vicepresidente) per le Regionali in Calabria.
D'altronde il Centrodestra è alle prese con parecchi problemi. Fratelli d'Italia non vuole matrimoni e si sente ormai primo partito con una crescita inarrestabile. La Lega punta alla federazione, ma Forza Italia rilancia con il partito unico aperto anche a FdI ma bocciato dal Carroccio. Tutto e il contrario di tutto. Una maionese impazzita con la quale Salvini, Meloni e Berlusconi fanno un favore enorme alla traballante e litigiosa (presunta) alleanza tra il Pd di Enrico Letta e il Movimento 5 Stelle. Incredibile, direbbe un elettore di Centrodestra, anziché andare a vincere uniti le Comunali per poi correre verso il trionfo alle Politiche si fa di tutto per rimettere in gioco i giallo-rossi.
Commenti