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Politica
Elezioni politiche 2018 Pd, è fuga dal Pd e da Renzi: tutti i nomi

Sul carro del vincitore si sale, sul carro del perdente si scende. E' quasi una lezione di vita ed è esattamente quello che sta accadendo o che sta per accadere nel Partito Democratico. Matteo Renzi, raggiunto il record negativo nei sondaggi, teme ora una sorta di fuga in massa di parlamentari e consiglieri regionali-comunali in vista delle elezioni politiche. Il fallimento di Piero Fassino, certificato con l'addio di Giuliano Pisapia e di Angelino Alfano, che non è riuscito a costruire nemmeno una coalizione bonsai, apre la strada a nuove clamorose uscite dai Democratici. Ormai le possibilità che il Pd vinca le prossime elezioni sono più o meno pari a quelle di una nevicata a luglio a Palermo e quindi, pensano in molti, meglio riposizionarsi guardando alla nuova lista Liberi e Uguali.

Il tam tam del Palazzo segnala che ci sarebbero già almeno cinque senatori pronti a seguire Pietro Grasso e a lasciare il Pd: Vannino Chiti, Claudio Micheloni, Luigi Manconi, Walter Tocci e Massimo Mucchetti. Perfino il sempre pacato Franco Monaco, prodiano della prima ora, avrebbe le valigie in mano. Così come l'ex portavoce del Professore Sandra Zampa. Non solo. Gianni Cuperlo, che aveva deciso di restare nel Pd e di non seguire Pierluigi Bersani e Roberto Speranza in Articolo 1-Mdp, sarebbe pronto ad un clamoroso strappo dopo la decisione di affossare lo ius soli.

Anche nella minoranza di Andrea Orlando, ma non in quella di Michele Emiliano, ci sarebbero deputati e senatori che stanno pensando seriamente di lasciare il Pd. E perfino il Guardasigilli pare che non metterebbe la mano sul fuoco sulla sua permanenza nel partito di Renzi. In totale, da qui ai prossimi mesi e fino al voto, potrebbero perfino essere 30 o 40 i parlamentari in uscita. Se non di più. Ma anche diversi consiglieri regionali e comunali, da Nord a Sud, stanno valutando il da farsi senza escludere di seguire l'esempio di Grasso. Nel mirino soprattutto le Regioni rosse e in particolare la Toscana e l'Emilia Romagna.

I motivi della fuga dal Pd non sono solo politici, di mezzo ci sono anche le poltrone. Stando ai rumor che circolano in Parlamento Renzi è convinto di inserire nelle liste, sia proporzionale sia maggioritario-uninominale, il 51% di fedelissimi (ovvero il giglio magico). E quindi trovare un posto per tutti - considerando soprattutto l'area di Franceschini, quella di Martina e le minoranze - sarà una specie di missione impossibile. Meglio lasciare la barca prima che affondi nelle urne e cercare casa altrove, pensano in molti.

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