Politica
Elezioni Veneto, Stefani: “Sempre più sanità, sociale e impresa, nel solco di Zaia. Avanti sull'autonomia"
Parla il segretario regionale leghista candidato del Centrodestra

Luca Zaia e Alberto Stefani
"Sulle infrastrutture abbiamo un piano chiaro: potenziare il servizio su rotaia e contemporaneamente realizzare una serie di nuove strade"
"Non una, ma due misure. La prima è istituire un assessorato al Sociale, autonomo e con risorse proprie, che si occupi delle nuove sfide che la società ci presenta: invecchiamento della popolazione e disagio giovanile. L’obiettivo è semplice, ossia passare dalla cura dei sintomi, alla cura dei bisogni della persona, fisici e psicologici. Contemporaneamente ci sarà un assessorato alla Sanità, altrettanto autonomo, con compiti specifici. Quali ridurre sempre di più le liste d’attesa, utilizzando la tecnologia e l’intelligenza artificiale, come già accade in alcune realtà venete, per migliorare l’organizzazione dei servizi e ridurre gli accessi impropri ai pronto soccorso, potenziando la medicina territoriale e di comunità. La seconda è un tavolo anti burocrazia con le imprese, il terzo settore e le associazioni di categoria. Sia chi lavora a dire alla politica dove intervenire per rendere a tutti la vita più semplice".
Con queste parole Alberto Stefani, segretario regionale della Lega in Veneto e candidato della coalizione del Centrodestra alle elezioni regionali del 23-24 novembre in Veneto risponde alla domanda di Affaritaliani su quale sia il primo punto o misura che adotterà se eletto Governatore.
L'INTERVISTA COMPLETA
Quali sono i punti dove si può migliorare ulteriormente l'efficienza della regione Veneto? Infrastrutture, sanità, scuola?
"Sulle infrastrutture abbiamo un piano chiaro: potenziare il servizio su rotaia e contemporaneamente realizzare una serie di nuove strade. Ovviamente servono fondi. Un’idea che abbiamo messo sul tavolo è quella di costituire una holding autostradale del nord-est, che consentirebbe alla Regione, grazie a un emendamento a mia prima firma depositato nel decreto semplificazioni del 2021, di gestire i proventi dei pedaggi e investirli sul territorio. A oggi potremmo parlare di 80/100 milioni l’anno. Di Sanità abbiamo già parlato: medicina di prossimità, tecnologia e un aiuto a medici e infermieri perché sia vantaggioso continuare a lavorare in Veneto. Quanto alla formazione agiremo su due binari: creazione di hub innovativi da un lato, sempre più alta formazione tecnica e professionale dall’altro, per consentire ai giovani di realizzarsi davvero e aiutare le aziende a trovare manodopera specializzata e motivata".
L’agricoltura è un settore importante per il Veneto. Come pensate di sostenerla?
"Partiamo da una premessa: chi coltiva il suolo, cura il territorio. Non fa solo impresa. Il lavoro dell’agricoltore è di interesse sociale, culturale e ambientale. E va tutelato anche per questo. Ecco perché nel nostro programma c’è un sostanzioso capitolo dedicato all’agricoltura. A partire dal potenziamento del fondo di rotazione, dagli incentivi ai giovani imprenditori agricoli con il rifinanziamento del progetto “Primo insediamento”, alla promozione delle filiere corte e dei mercati contadini, sino alla valorizzazione di percorsi enogastronomici in tutta la regione. Non solo: l’ambiente va protetto insieme, assicurando più competenze ai consorzi di bonifica per la manutenzione del territorio e mettendo al lavoro una task force per la vivificazione delle lagune, che sono un patrimonio da salvaguardare".
Da presidente, conferma la richiesta di Zaia di tutte le materie richieste con l'autonomia come previsto dal Titolo V della Costituzione?
"Lo slogan che abbiamo scelto è sempre più Veneto e riassume il nostro programma. Continuità con l’eccellente amministrazione di Luca Zaia e della sua squadra, sviluppo dei progetti sul tavolo e sguardo rivolto ai nuovi bisogni dei Veneti, che, voglio ricordarlo, hanno messo nero su bianco, con il voto al referendum del 2017, che vogliono più autonomia. Sono certo che, insieme al governo di Centrodestra, dopo le intese sulle materie non Lep, il percorso proseguirà".
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