Emilia sondaggi colpo di scena: Meloni rilancia Borgonzoni, ora sono alla pari

Colpo di scena in vista delle elezioni regionali in Emilia Romagna di domenica 26 gennaio. Da sabato 11 gennaio scatta il black out con il divieto alla pubblicazione dei sondaggi previsto dalla legge negli ultimi quindici giorni prima dell'apertura delle urne.

La notizia clamorosa di oggi, giovedì 9 gennaio, è che secondo le stime elaborate dal sondaggista Renato Mannheimer "siamo sostanzialmente sulla parità, visto che negli ultimissimi giorni si è assotigliato il vantaggio del presidente uscente e candidato del Centrosinistra Stefano Bonaccini sulla senatrice della Lega e candidata del Centrodestra Lucia Borgonzoni".

"E' vero che Bonaccini potrebbe avere il vantaggio del voto sul candidato (il famoso effetto disgiunto, ndr)", spiega Mannhiemer, "ma la sensazioni fortissima è che sia davvero una sfida all'ultimo voto". E tra i partiti chi sta aiutando il recupero di Borgonzoni? Tenuta della Lega, Forza Italia "alla fine se la caverà", mentre "si registra anche in Emilia Romagna come sul piano nazionale una crescita consistente di Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni".

Per quanto riguarda invece la Calabria, altra Regione chiamata al voto domenica 26 gennaio, "sembra proprio che non ci sia partita con la vittoria della candidata del Centrodestra Jole Santelli sul Centrosinistra che candida Filippo Callipo", afferma Mannheimer.

Il voto regionale di fine mese è estremamente importante per i futuri equilibri politici e addirittura per il prosieguo della legislatura. La maggioranza sta cercando di rinviare tutte le partite a dopo il 26 gennaio, nella speranza che una vittoria di Bonaccini possa rilanciare l'azione del governo. Matteo Salvini e il Centrodestra puntano invece sul successo di Borgonzoni che potrebbe avere come ripercussioni a Roma perfino la caduta dell'esecutivo e il ritorno in tempi brevi alle elezioni.