Di Angelo Maria Perrino
E' nascosta tra i dieci punti della mozione di Michele Emiliano addirittura al quarto posto. Ma e' una vera bomba. Politica, sindacale, sociale, di costume. L'ho letta e riletta, quasi incredulo. Dice così, testualmente: "Il “Jobs Act” ha ridotto le tutele per i lavoratori, senza determinare un reale aumento dei posti di lavoro. E’ necessario reintrodurre l’art.18 per evitare i licenziamenti ingiustificati, e cancellare l’abuso e l’estensione dei voucher. Non servono i bonus, ma decontribuzione stabile, cuneo fiscale e salari più alti. Diritti garantiti per sempre". Sì, avete detto bene, Emiliano vuol reintrodurre l'articolo 18 abolito da Matteo Renzi con il famoso Jobs Act. Gliene ho chiesto personalmente conferma e lui: "Sì, hai letto bene, è proprio così, quella è una porcheria che va eliminata" (clicca qui per leggere la sua articolata risposta). Gli ho detto che questa e' una vera e propria bomba scagliata contro Renzi e il renzismo nel Pd. Ha sorriso. Emiliano fa sul serio, la battaglia si sposta sui contenuti e il gioco si fa duro. Con lui l'asse politico del Partito democratico si sposta a sinistra. Per la gioia di Bersani e Speranza, ma anche dei vari Pisapia, Vendola, Fratoianni e spezzoni vari. Nulla, a sinistra e non solo, restera' come prima, dopo questa svolta storica maturata nella prima uscita pubblica del governatore di Puglia a Milano.