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Politica
Nucleare, "Salvini fa gli interessi della Francia e non dell'Italia"

Angelo Bonelli, portavoce nazionale di Europa Verde-Verdi, scrive ad Affaritaliani.it e risponde alle dichiarazioni su Affari di Matteo Salvini sul nucleare


 

Salvini deve dire all’Italia, al mondo delle imprese e delle famiglie italiane se difende gli interessi dell’Italia o del governo francese e della sua industria nuclearista fortemente indebitata. Sostenere che con il nucleare si abbasserebbe il costo delle bollette è una falsità inaudita e lo dimostrano i dati. L’energia nucleare è estremamente costosa, ad esempio la società francese EDF e il governo inglese, nel 2012, hanno chiuso un’intesa sul prezzo dell’energia nucleare che verrà prodotta dalla centrale EPR di Hinkley Point pari a 123 €/Mwh, prezzo sterilizzato per i prossimi 35 anni. Il prezzo del gas che in un anno è decuplicato, a causa della crisi geopolitica con la Russia, il 28 dicembre 2021 aveva un costo di 103 €/Mwh.

Con il nucleare non abbiamo la soluzione al caro bollette ma un drammatico aumento che il nostro sistema economico e sociale non può sostenere. Salvini quindi vorrebbe far pagare all’Italia un prezzo economico insostenibile per le sue bizze ideologiche.

Al contrario invece le energie rinnovabili sono economicamente competitive, che in Europa nel 2020 hanno raggiunto il 38% di produzione superando le fonti fossili. Alcune settimane fa, l’asta sul fotovoltaico ha assegnato, in Portogallo, un prezzo record di 14,76€/Mwh e secondo la banca d’affari Lazard, “produrre 1 kWh di energia elettrica con il fotovoltaico costa 3,7 centesimi di dollaro e con l’eolico 4,0, il carbone costa 11,2 centesimi per 1 kWh e il nucleare 16,3.

La centrale nucleare in via di costruzione a Flamanville, in Francia, appartiene alla III generazione (EPR), i lavori sono iniziati nel 2007 e non sono ancora terminati: doveva costare 3 miliardi di euro, ha raggiunto la cifra da capogiro di 20 miliardi, tanto da indurre la Corte dei Conti francese a mettere sotto accusa, con una dura relazione, la filiera delle centrali nucleari EPR del Paese.Il nucleare da fissione non ci mette al riparo da eventi catastrofici che sono possibili e non ha risolto il grave problema della messa in sicurezza delle scorie radioattive.

La Francia ha dovuto spegnere 6 centrali nucleari nel 2019 anni passati a causa della siccità che ha coinvolto i suoi fiumi, è noto che i reattori nucleari necessitano di una grande quantità di acqua per raffreddare i reattori, e nel mese di dicembre la centrale di Tricastin in Francia è stata chiusa per un’incidente con fuoriuscita di acqua contaminata. La strategia di Salvini insieme al ministro Cingolani è quella di sostenere la posizione del governo francese sull’inserimento del nucleare nella Tassonomia Verde Ue a differenza della posizione contraria assunta da Germania, Spagna, Austria e altri paesi europei.

In questo modo fondi pubblici e privati, che usufruiranno di agevolazioni, potranno finanziare il nucleare. Perché dovremmo sostenere con i nostri soldi l’industria nucleare francese, fortemente indebitata, per un’energia che non è rinnovabile, non è verde e ha rischi elevati legati alla sicurezza? La Germania e altri paesi europei hanno elaborato piani energetici per arrivare entro l’anno 2050 a 100% rinnovabili e se lo facesse anche l’Italia, la nostra bolletta elettrica diminuirebbe di 35 miliardi di euro passando da 75  a 40 miliardi di euro.

Perché dovremmo sostenere con i nostri soldi l’industria nucleare francese, fortemente indebitata, per un’energia che non è rinnovabile, non è verde e ha rischi elevati legati alla sicurezza e ci farebbe dipendere dalla tecnologia francese quando l’Enel ha chiaramente detto che il nucleare da fissione è una tecnologia superata?

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