Politica
Isis, Rosato (Pd): intervento in Siria non all'ordine del giorno

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
E' possibile che l'Italia decida di bombardare l'Isis come sta facendo la Francia?
"Ci muoveremo sempre nell'ambito della coalizione internazionale e delle decisioni che lì verranno assunte. Il nostro contributo alla lotta all'Isis è già molto, molto importante e significativo".
Ma se la coalizione chiedesse all'Italia di intervenire oltre che in Iraq anche in Siria?
"Non è un tema oggi sul tavolo".
Nei video dell'Isis viene detto che verranno colpiti tutti i paesi che stanno aiutando gli Stati Uniti. Non teme per il nostro Paese?
"Noi, come tutti gli altri paesi, non siamo a rischio zero e già facciamo la nostra parte nella coalizione internazionale".
Non pensa che il Giubileo di Roma, visto quanto accaduto a Parigi, andrebbe rinviato a annullato?
"Ritengo che sia un'idea sbagliata e che bisogna invece andare avanti nel rispetto del lavoro di attenta costruzione delle condizioni di sicurezza che abbiamo fatto fino ad oggi. Del resto, il Papa continua a risiedere a Roma".
In molti chiedono maggiori investimenti sulla sicurezza, come ha fatto in Francia il presidente Hollande. Che cosa ne pensa?
"Questa Legge di Stabilità mette 71 milioni di euro in più rispetto all'anno passato. Nel corso del triennio abbiamo aumentato gli investimenti sulla sicurezza di 2 miliardi di euro e abbiamo fatto 5.500 assunzioni straordinarie. Il governo, inoltre, ha già dato la sua disponibilità a fare di più e durante l'esame della Stabilità definiremo le misure da inserire".
Che cosa pensa dello scontro durissimo tra Alfano e Salvini?
"Mi sembra che si siano chiariti".
Però in Italia non sembra esserci quel clima di unità nazionale contro il terrorismo che invece c'è in Francia...
"Io al contrario sottolineo la positività nata anche dal tavolo promosso da Matteo Renzi con tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione su uno sforzo di unità che sta portando tutti i gruppi a dare un contributo significativo in questa direzione. Ritengo giusto anche ringraziare tutti gruppi, anche quelli di opposizione, che stanno contribuendo a costruire un clima di unità nazionale su fatti gravissimi che condizionano il futuro del nostro Paese".
Cambierà qualcosa nella politica sull'immigrazione dopo i fatti di Parigi?
"Bisogna fare quello che l'Italia chiede da tempo. Politiche di asilo comuni, rimpatri organizzati dall'Unione europea e coordinamento più forte di intelligence e forze di polizia".
Non crede che ci sia il pericolo che non vengano distinti gli islamici moderati da quelli radicali e che ci sia una sorta di 'caccia al musulmano'?
"Proprio per questo in Aula abbiamo fatto un appello ai massimi livelli religiosi dell'Islam che risiedono in Italia affiché facciano loro stessi un distinguo forte tra la stragrande maggioranza di chi è qui in Italia per vivere pacificamente e chi no, denunciando con maggior forza qualsiasi estremismo o atto di violenza".