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Politica
Fitto e la destra gentile, il bon ton di chi non alza mai i toni

Raffaele Fitto ha perso, contro ogni pronostico e contro ogni sondaggio, che evidentemente non hanno tenuto conto del dato relativo alle preferenze, in territori notoriamente legati alla figura del candidato al di là (molto al di là) degli schieramenti e dei partiti di appartenenza. Qui contano le persone, ed il loro impatto sui vari comuni.

Basterebbe osservare la morfologia del voto Comune per Comune per notare come vi siano balzi significativi e anomali, per un occhio non allenato a leggere il campanilismo. L’”UDC-NUOVO PSI” è capace di prendere lo 0,67% ad Altamura (BA) ed il 12,69% a Gravina in Puglia, in due paesi a 13km di distanza l’uno dall’altro. O viceversa, “La Puglia Domani” riesce a fare il 3,16% nel primo comune, il 14,47% nell’altro.

A Locorotondo “Fratelli d’Italia” raggiunge il 30,68%, ma nella vicina Alberobello lo stesso partito porta a casa il 10,66%. È l’uomo forte in città a cambiare le sorti di questi movimenti alle Regionali. Ma superando lo sfarfallio exit poll / sondaggi / voto reale, ciò che rimane è il volto gentile di una destra alla vecchia maniera, dai toni pacati, mai isterici o sguaiati, incarnata da Fitto:

“Grazie a chi ha sostenuto questa campagna elettorale e a chi mi ha voluto come candidato presidente. Ci abbiamo messo tutto quello che potevamo. Il dato nazionale, sicuramente, parte da una valutazione legata alla gestione del Covid che ha rafforzato in modo importante i presidenti in carica. La nostra è stata la migliore campagna elettorale possibile. Ho dato il massimo dell’impegno e delle mie possibilità.

Auguri ad Emiliano, sono caduto e mi sono rialzato diverse volte, lavorerò con lo stesso entusiasmo con il quale ho lavorato in passato.”

 

Già governatore dal 2000 al 2005 in Puglia, l’On. Fitto ha ricoperto diversi incarichi da Ministro, europarlamentare, ottenendo sempre un consenso personale importante.

 

Nichi Vendola, che da sempre è il simbolo dei buoni(sti) di sinistra, ha avuto termini più sprezzanti: "Chi pensava che la Puglia potesse diventare la colonia estiva della destra sovranista e sfascista, dovrà ricredersi. La 'primavera pugliese' è ancora una stagione viva, nonostante errori anche gravi nell’azione di governo. Il popolo pugliese ha detto con chiarezza che indietro non si torna. Raffaele Fitto ancora una volta perde, perde perché è sempre viva la memoria della sua arroganza e del suo malgoverno".

 

Fitto non si è mai piegato alla politica spettacolo, con un carattere introverso e risoluto ha rispettato sempre gli avversari, e nonostante il suo approdo in Fratelli d’Italia non appartiene alla storia della destra intesa come fiamma tricolore. Tempra democristiana, per anni in Forza Italia, oggi rappresenta il sovranismo che sorride lieve, senza essere incendiario e tracotante. Qualità che hanno permesso a FDI (12,65%) di fare un sorpasso storico sulla Lega, che qui ha ottenuto un deludente 9,49% - azzannata da Forza Italia in ottima risalita all’8,93%. Dati su cui si dovrà riflettere, formule vincenti e alchimie perdenti, che cambiano la storia.

 

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