Politica
Forza Italia, Tajani rilancia nel nome del Cav. Ma c’è chi canta il de profundis
La crisi politica e organizzativa di Forza Italia, già in corso da anni, rischia di concludersi con un flop alle elezioni Europee della primavera 2024
Tajani ha ribadito che “Forza Italia continuerà a sostenere con convinzione il Governo”. Poteva dire altro? Berlusconi è morto e Forza Italia, già da tempo non più in buona salute, rischia di seguire la sorte del suo fondatore. In politica, niente è più negativo e distruttivo della mitomania, il bisogno di distorcere la realtà, elaborando e proponendo scenari fittizi, poco probabili.
Era Berlusconi a tenere in piedi politicamente e finanziariamente Forza Italia. La crisi politica e organizzativa di Forza Italia, già in corso da anni, rischia di concludersi con un flop alle elezioni Europee della primavera 2024. Non sono pochi, dentro e fuori FI a vaticinarne la fine. Al di là delle belle dichiarazioni di facciata e dei salamecchi ai funerali del Cav nel Duomo di Milano sono in tanti, in Forza Italia, pronti a cambiar casacca e a divorarne le spoglie. Per non procedere alla liquidazione di Forza Italia non basta la beatificazione in corso.
Serve la capacità di indicare una linea ideale e politica e tracciare un percorso politico in anticipo rispetto all’esito delle urne per le europee del 9 giugno 2024, con i sondaggi che vedono, riguardo all’Italia e ai partiti di centrodestra, solo una forte spinta per Fratelli d’Italia rafforzando la leadership di Giorgia Meloni all’interno del gruppo Ecr.
Da qui alle Europee, al reggente Tajani e ai suoi fedelissimi, non basterà più stare sulla scia dell’ombra del Cav e, tanto meno, pensare che dopo le elezioni UE sia possibile realizzare il “partito unico di centrodestra”. Oggi, il fuggi fuggi verso altri lidi sarebbe un suicidio politico per chi lo praticasse. Abbandonare la nave in alto mare e buttarsi in acqua è sempre un rischio. Ma, senza più il nocchiere, con la spia del carburante che segna rosso e con le onde che già premono sulla stiva, c’è altra via? Alla fine, fra pochi mesi, saranno gli elettori a decidere. C’è già chi canta il de profundis.