L'appello di Francesca Pascale: "Marina scendi in campo"
Prima "intervista politica" di Francesca Pascale a La Repubblica. Ma a Conchita Sannino premette : "Posso chiederle solo di non farmi apparire senza cervello?".
Interdizione del Cavaliere - "E' evidente che Forza Italia vacilla senza di lui. E' un'assenza forzata che non passa inosservata". Poi, però, Francesca dimostra di avere le idee chiare, e forse facendo leva sui suoi buoni rapporti con la primogenita si spende in un vero e proprio appello: "Io spero che ci sia sua figlia Marina a raccogliere questa sfida. Io spero, sommessamente, anche egoisticamente, che Marina Berlusconi pensi davvero a questa incredibile sfida".
Alfano - Quando le chiedono se "è vero che comanda lei, ora?", Pascale risponde: "Sciocchezze. Il presidente ascolta tutti, poi decide sempre e soltanto lui". La fidanzta di Silvio, poi rivendica il "successo del fagiolino". Ci si riferisce ai cornetti da 80 euro al chilo e al licenziamento del "fornitore" che impazzava ad Arcore. "Farà sorridere. Ma è un piccolo emblematico esempio di coloro che abusano della fiducia di Berlusconi". Dopo si ritorna sul piano politico. Ma piace, questo governo, alla Pascale? No, decisamente no. "Si regge su due traditori. Uno è Renzi che assicurava di voler arrivare a Palazzo Chigi per la via maestra del voto. L'altro è Alfano: autentico voltagabbana. Ecco se io avessi 'contato' nel partito, onestamente, Alfano non l'avrei neanche candidato".
Toti - "Meglio un Toti...che dieci Santanchè?", domanda Conchita Sannino. "Che tanti altri che di democratico e moderato non hanno proprio nulla". Poi ancora, su Giovanni Toti: "E' un vero moderato". Quindi, sull'uomo nuovo di Silvio, Pascale aggiunge: "Qualcuno obietterà che non ha il carisma di un leader? Ma quanti leader ce l'hanno? Forse solo Silvio".