Giancarlo Galan (Pdl) ad Affaritaliani.it: “Forza Italia è già nata”

Giancarlo Galan non ha dubbi: "Forza Italia è già nata, la gente ha già le bandiere pronte ". Il deputato del Pdl, con un'intervista a tutto campo ad Affaritaliani.it, parla del partito che verrà e ne approfitta per bacchettare Cicchitto che vorrebbe una FI meno leaderistica e più radicata nel territorio: "Ha una visione vecchia del partito. Con l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti si va verso un partito leggero in stile anglosassone". Poi, l’ex presidente del Veneto, lancia una frecciata ad Alfano: "Mi pare che con lui alla guida stessimo andando piuttosto male". Berlusconi? "Vorrei ricordare a coloro che oggi parlano, che sono diventati onorevoli o magari anche ministri grazie proprio al fatto che lui si è messo a fare campagna elettorale quando il Pdl era a picco nei sondaggi. Per questo spero di averlo come leader per tanto tempo".
Quando rinascerà Forza Italia?
"E' già nata".
In che senso scusi?
“Dico di più. Era già nata durante le scorse elezioni quando era fortissimo il desiderio di fare qualcosa che richiamasse a Forza Italia: in quel periodo nacquero tra gli altri Forza Lecco e Forza Veneto. Oggi è già nata. Ci sono tanti esempi: la partenza del giro d'Italia dell'esercito di Silvio o il gruppo consiliare di Forza Italia e le tante manifestazioni spontanee sul territorio".
Si dice che lei sia già al lavoro per costituire i futuri gruppi parlamentari...
"Per adesso non mi sono ancora mosso, ma se ci sarà bisogno lo farò".
Intanto nel Pdl è in atto uno scontro tra Bondi e Cicchitto. Il primo vorrebbe un partito leggero incentrato ancora di più sulla figura di Berlusconi, il secondo ne vorrebbe uno maggiormente radicato nel territorio. Chi ha ragione?
"Bondi assolutamente. La visione di Cicchitto è vecchia"
La nuova Forza Italia dovrà essere un partito ancor più carismatico?
"Sì. Quando c'è uno come Berlusconi è meglio per tutti che il partito sia carismatico. Forza Italia deve essere un partito capace di ridare fino in fondo la guida a Silvio Berlusconi".
Il Cavaliere non è più giovanissimo. Bisognerà pensare anche la futuro del partito...
"Trovatemene uno più bravo di lui e lo mettiamo subito. Vorrei ricordare a coloro che oggi parlano, che sono diventati onorevoli o magari anche ministri grazie proprio al fatto che Berlusconi si è messo a fare campagna elettorale quando il Pdl era a picco nei sondaggi. Per questo spero di avere Berlusconi per tanto tempo e bisogna essergli riconoscenti".
Alfano potrebbe essere un buon leader?
"Mi pare che con lui stessimo andando piuttosto male. Ma vorrei specificare una cosa su Cicchitto e la sua vecchia concezione di partito".
Faccia pure...
"C'è un fatto nuovo nella politica italiana: l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, che spero si faccia veramente. Come si fa allora a porsi la questione del vecchio partito con le sedi, i direttivi, le assemblee, le tessere e quant'altro? La strada è segnata: andiamo verso la forma di un partito leggero in stile anglosassone".
In queste ore il governo è stato investito da un'ennesima polemica. Nel Pdl c'è chi ha chiesto le dimissioni del ministro dell'Economia Saccomanni. Lei pensa siano necessarie?
"La posizione di Saccomanni dimostra tutte le incertezze di un governo che è nato in una situazione eccezionale e che non è in grado di dare delle risposte altrettanto eccezionali per risolvere una situazione di crisi drammatica. L'esecutivo dà risposte ordinarie e spesso rinvia le decisioni. L'Italia non si governa coi rinvii e servirebbe uno choc come seppero imporre la Thatcher e Reagan negli anni ottanta. Non servono aspirine. Tornando a Saccomanni, non ho nulla da rimproverargli in particolare ma è il governo nel suo complesso che opera attraverso i rinvii".
Letta è bocciato su tutta la linea?
"Guardi, alcuni provvedimenti sono anche buoni ma rimane il fatto che sulla cultura la sua azione è assai deludente. Ricordo che il settore culturale è l'unica ricchezza della nazione. Inoltre deve passare il concetto che è lo Stato a dover dimagrire: invece si pensa a introdurre ulteriori tasse senza capire che bisognerebbe restituire agli italiani la libertà attraverso una maggiore disponibilità economica e quindi una riduzione delle tasse".
Nel frattempo, sotto la cenere, cova il caso Santanchè, la cui elezione alla vicepresidenza della Camera è stata rinviata per contrasti tra Pd e Pdl e all'interno dello stesso Pdl...
"Dico solo che in politica, così come nel calcio, ci sono dei fondamentali. Questi prevedono che quando per un ruolo istituzionale un partito designa un suo rappresentante gli altri, che fanno parte della stessa coalizione, non lo discutono".
Dunque insisterete con la Santanchè...
"Spero proprio di sì. Altrimenti, andando avanti così, ci faremo imporre anche il nome del capogruppo".
Si dice che potrebbero essere le stesse colombe del Pdl ad affossare la candidatura della parlamentare cuneese in sede di voto segreto...
"Vorrà dire che spareremo alle colombe".
Daniele Riosa @DanieleRiosa