Governo, Cesa: "Sempre nel centrodestra, Udc non farà da stampella"
"Non ci interessa fare da stampella a maggioranze raccogliticce". Così in un'intervista al Il Tempo il segretario nazonale dell'Udc, Lorenzo Cesa, smentisce qualsiasi accordo per sostenere Conte. Non è stata "mai ventilata l'ipotesi di un'uscita dal centrodestra - spiega -. Nella nostra identità democratico-cristiana dialoghiamo e diciamo la nostra. Abbiamo sempre sostenuto che un progetto fatto così con maggioranze raccogliticce, con la caccia all'ultimo voto, non è utile al Paese. Non ci interessa fare la stampella. Questo lo abbiamo detto alle personalità estranee dalla politica, autorevoli e appartenenti a vari mondi, che ci hanno chiamato, confrontandoci sul quadro politico drammatico che si è venuto a creare".
Da Palazzo Chigi, assicura quindi Cesa, non è arrivata nessuna telefonata e nemmeno da Clemente Mastella. A questo punto, prosegue, è "difficile prevedere" come andrà a finire. "Si è generata una crisi al buio per irresponsabilità dei suoi protagonisti che getta l'Italia in una palude - sottolinea il segretario dell'Udc -. Sarà molto arduo ricomporre le cose e per questo eventualità di andare alle elezioni non è così remota come si vuol credere. Ma noi non le temiamo. Noi ci rimettiamo alla saggezza del Presidente della Repubblica Mattarella. Se non dovessero esserci le condizioni per un governo, allora affronteremo le urne".
Infine, Cesa assicura che all'interno del centrocedestra, riunitosi ancora una volta ieri, non ci sono problemi. "Abbiamo ribadito la nostra linea di sempre, ovvero che la coalizione deve essere plurale e inclusiva, e non può prescindere da un 'centro' solido, nel solco di quel modello che Silvio Berlusconi, quando era il leader della coalizione, ha sempre attuato con successo - conclude -. Il centro ha un valore aggiunto se ha una propria agibilità politica, ma questo è utile a tutti, non all'Udc in sé. Noi rivendichiamo questo: vogliamo dare il nostro contributo al centrodestra sempre, non soltanto nelle crisi di governo. Mi permetto di ricordare che i nostri senatori hanno sempre votato contro la fiducia a questo governo, senza mai saltare un'occasione. Noi non dobbiamo giustificare niente a nessuno della nostra lealtà".
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