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Di Maio: con Matteo avanti a queste condizioni. Flat tax deve aiutare famiglie

Def: Di Maio, ‘sarò io garante flat tax ma deve aiutare famiglie’

"Sarò io il garante del fatto che la flat tax si deve fare perché entrerà nel Def per quanto mi riguarda. L’unica cosa è che deve aiutare il ceto medio e non i ricchi, questo è l’obiettivo che ci poniamo perché l’abbassamento delle tasse non è un tema di destra o di sinistra ma sacrosanto su cui si fonda l’esistenza di questo governo". Lo ha affermato il vicepremier Luigi Di Maio arrivando al Vinitaly. "Per quanto ci riguarda nel Def devono entrare abbassamento delle tasse, gli aiuti alle famiglie che fanno figli: non si discute su questi due temi perché un bambino nato in Italia deve avere gli stessi aiuti di un bambino che nasce in Germania o in Francia", sottolinea Di Maio.

Di Maio: "Sarò garante flat tax"

"Sarò io il garante del fatto che la flat tax si deve fare, perché entrerà nel Def per quanto mi riguarda. L’unica cosa è che deve aiutare il ceto medio e non i ricchi, questo è l’obiettivo che ci poniamo perché l’abbassamento delle tasse non è un tema di destra o di sinistra ma sacrosanto su cui si fonda l’esistenza di questo governo". Lo ha affermato il vicepremier Luigi Di Maio arrivando al Vinitaly. "Per quanto ci riguarda, nel Def devono entrare abbassamento delle tasse, gli aiuti alle famiglie che fanno figli: non si discute su questi due temi perché un bambino nato in Italia - ha sottolineato - deve avere gli stessi aiuti di un bambino che nasce in Germania o in Francia".

Pensioni: Di Maio, ‘quota 100 va avanti, sta andando benissimo’

"Quota 100 e' un provvedimento fatto dal mio ministero e si va avanti anche perché sta andando molto bene". E' quanto ha detto il vicepremier Luigi di Maio a margine di Vinitaly di Verona. "Far girare la voce che si possa bloccare in anticipo rischia di fermare le richieste - ha proseguito Di Maio- abbiamo avuto 100 mila richieste in pochissimo tempo e sta andando benissimo, il che significa che abbiamo fatto bene a farla perché c'è gente che è stata bloccata dalla legge Fornero e adesso può andare in pensione liberando un posto di lavoro per i giovani", ha rimarcato Di Maio.

Di Maio: con Matteo avanti a queste condizioni. Flat tax deve aiutare famiglie

"La flat tax si deve fare e deve entrare nel Def, ne sarò il garante, ma deve aiutare le famiglie, il ceto medio, non i ricchi". Lo ha detto il capo politico del M5s Luigi Di Maio dal Vinitaly di Verona.  "Della Flat tax, di cui si discute accesamente, condividiamo i termini e lo scopo. Ne parla il contratto e sara' uno dei punti che occorrera' raggiungere, associandovi, a mio parere, comunque un principio di proporzionalita' per fare in modo che il beneficio stesso sia distribuito con criterio verso le famiglie e il ceto medio", aveva detto stamattina Luigi Di Maio in una lettera al Corriere della Sera, facendo il punto sugli obiettivi del Governo. Sempre sul sistema fiscale, "e' evidente che questo debba essere riformulato al fine di alleggerire il grande carico che oggi soprattutto pesa sulle nostre imprese. In questa cornice, l'auspicio che l'Esecutivo possa lavorare quanto prima ad un piano per la riduzione del cuneo fiscale e all'introduzione di ulteriori agevolazioni volte a far ripartire la crescita in Italia, e' massimo".

"Grazie" a Matteo Salvini, "grazie a Conte" e a Mattarella. Il governo giallo-verde andrà "avanti" nelle sue diversita'. Ma ora basta con le scortesie ai 5 Stelle. Cosi' il vicepremier Luigi Di Maio ha iniziato la lunga lettera al direttore de Il Corriere della Sera. "Caro Matteo, grazie - si legge - per il sostegno che hai offerto al cambiamento che abbiamo avviato. Certo, siamo diversi. Ci sono delle diversita' tra il M5S e la Lega, e' evidente, ma per questo c'e' anche un accordo di base, una road map che culminera' al termine del naturale corso della legislatura".

Secondo Di Maio e' "il momento di fare un po' di ordine, anche alla luce degli ultimi sviluppi politici e mediatici che hanno lasciato trapelare una tensione all'interno del governo. Da parte del M5S, e dunque del maggiore azionista dell'esecutivo, non c'e' alcuna tensione. Ritengo invece opportuno esprimere soddisfazione per il lavoro svolto fino ad oggi. Mi riferisco a provvedimenti come il reddito di cittadinanza, come la pensione di cittadinanza, o lo sblocca cantieri e le misure a sostegno della famiglia, nonche' alla storica firma della Via della seta che, son certo, sancira' una ripresa concreta del nostro export incidendo favorevolmente sulla valorizzazione del made in Italy".

"Passi, sia chiaro, di cui potrei rivendicare la paternita', ma non ho questa esigenza e non ce l'ha la forza politica che rappresento. Mi piace invece pensare di averli compiuti assieme, questi passi, come squadra" prosegue Di Maio nella lettera a Il Corriere della Sera. "E vale lo stesso per il decreto Dignita' (che ha l'obiettivo Di far aumentare i contratti stabili), per lo Spazzacorrotti (una vera legge anticorruzione che al Paese mancava da anni), per il taglio dei vitalizi (ora anche nelle Regioni), per il dl Crescita, portato a casa con il ministro Tria. O, ancora, per il Fondo nazionale per l'innovazione, dove ho stanziato un miliardo Di euro per lo sviluppo delle Start up innovative. Ribadisco: nel M5S non ci alziamo al mattino con l'ansia di dover cercare la nostra firma sotto qualche decreto, siamo certi del nostro lavoro. Lo abbiamo dimostrato anche sull'approvazione dell'emendamento unitario sul Revenge porn". "Siamo e dobbiamo restare - aggiunge Di Maio - in qualita' di rappresentanti dello Stato, garanti della coeesione nazionale. E' cio' su cui lavora ogni singolo ministro del M5s davanti ai quali ultimamente ho notato una certa scortesia ingiustificata da parte di qualcuno, che mi auguro non si ripetera'".

In occasione delle prossime europee - prosegue ancora Di Maio - "trovo ad esempio paradossale, è la mia opinione, un’alleanza europea con quei governi che rifiutano Di accettare la ridistribuzione dei migranti che arrivano in Italia. Sarebbe un controsenso lamentarsi con l’Ue perché non accetta le quote e poi stringere intese partitiche con gli stessi Paesi (penso ad Orbán) che sono causa della nostra emergenza". 

Quei Paesi "ci ignorano e ci snobbano, violando le regole, mancando Di rispetto all’Italia e agli italiani. A ognuno il suo, però, non voglio entrare nel merito dell’argomento. Ne faccio solo una questione Di coerenza". "Dal canto suo - continua - il M5S vuol dar vita ad un progetto nuovo, che cambi l’Europa dall’interno, che abbia al centro della propria agenda le imprese, il lavoro, la democrazia diretta, i diritti e l’ambiente".In vista del voto inoltre Di Maio si aspetta "una sana e leale competizione tra i due contraenti del contratto durante la campagna elettorale". 

 

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