Governo Draghi, Sgarbi: "Fotocopia del Conte due", Feltri: "E' il Bagaglino"
Un governo Draghi? Ma anche no. Un minuto dopo la diffusione della lista dei ministri arrivano le prime stroncature da parte di commentatori
Governo Draghi? Anche no. Stroncature immediate. Un minuto dopo la diffusione della lista dei ministri del nuovo governo sono arrivate una serie di stroncature da parte di molti commentatori, alcuni dei quali avevano riposto molta fiducia nella prospettiva di un governo di alto profilo evocato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Governo Draghi, i primi dissensi da Sgarbi, Feltri, Porro e …
Il primo ad esprimere tutta la propria delusione è Vittorio Sgarbi: “Nuovo Governo? Una terribile delusione. Un Governo malato. La conferma di Di Maio, Speranza e Franceschini, rende questo Governo una malinconica fotocopia del Governo Conte, cercando solo di accontentare, in modo spudorato, tutte le componenti politiche. Draghi ha perso una occasione storica. Ha compiaciuto gli appetiti dei partiti e ha deluso gli italiani che confidavano in lui. Per quanto mi riguarda non potrò mai votare il Governo Draghi-Di Maio: un Governo senza speranza nonostante Speranza.”
A stretto giro è stato Dagospia a stroncare il nuovo governo, nonostante il suo “guru” Roberto D'agostino, nei giorni scorsi, avesse elogiato la scelta di Mattarella: “Tutto sto casino per avere un governo di competenti e ti ritrovi Gelmini Ministro? Dopo i suoi disastri, ancora Roberto Speranza alla salute, ancora Di Maio e i suoi congiuntivi preferiti agli esteri e quel carciofo lesso di Andrea Orlando ministro del lavoro. Confessate: quanto vi mancava Renato Brunetta? Ora siete accontentati. A parte Daniele Franco all'Economia, Cingolani alla Transizione Ecologica, Vittorio Colao all'Innovazione Tecnologica, Giorgetti allo Sviluppo Economico, il governo di Mattarella con il contributo (minimo) di Draghi sembra uscito dal Bagaglino. E per fortuna che la mummia sicula nel suo appello alla Nazione aveva promesso un governo di alto profilo. Questo è puro manuale Cencelli Diccì.”
Poi Vittorio Feltri twitta la propria delusione sulle scelte di Draghi: “Ha ragione Dagospia: questo è il governo del Bagaglino. Draghi vada in mona con la benedizione di Dio. Speranza rimane ministro della Sanità. Ha vinto il COVID.”
Anche Nicola Porro appare perplesso: “Ma che cavolo hanno chiamato Superman per fare la famiglia Addams. Speriamo bene.” Molto duro Salvatore Cannavò sul Il Fatto Quotidiano: “Doveva essere il governo dei migliori, sembra il ritorno dei morti viventi. La presenza di figure di governi del passato, come Renato Brunetta, Mariastella Gelmini, Massimo Garavaglia, Mara Carfagna, quelli di Forza Italia tutti ministri dell’ultimo governo Berlusconi che fu tra l’altro commissariato dall’allora presidente della Bce in pectore, Mario Draghi, è imbarazzante: il governo dei migliori alla fine è quello che recupera i peggiori. Il resto è un manuale Cencelli.”
E poi Azzurra Barbuto, combattiva giornalista del quotidiano Libero, su facebook, esprime un giudizio definitivo e senza possibilità d'appello: “Questo esecutivo è una via di mezzo tra un minestrone e una zuppa riscaldata. In ogni caso, una schifezza.”
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