Esclusivo/ Ecco perché Napolitano ha rifiutato la grazia a Berlusconi
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

"Il problema della grazia non si pone. Berlusconi chiederà la revisione del processo Mediaset, dato che sono in arrivo nuovi elementi dagli Stati Uniti". Lo annuncia ad Affaritaliani.it, Gianfranco Rotondi, deputato del Pdl ed ex ministro.
Quanto alla richiesta di grazia al Presidente, trova conferma presso fonti vicinissime al Cavaliere la notizia pubblicata da Affari secondo la quale nei giorni scorsi l'ex premier avrebbe sondato il Colle, attraverso il pontiere Gianni Letta e su forte input di Angelino Alfano, ma la risposta del Capo dello Stato sarebbe stata negativa rispetto alla concessione dell'atto di clemenza.
Napolitano - spiegano le stesse fonti - avrebbe utilizzato motivazioni sia giuridiche sia politiche per spiegare il no. Prima di tutto non ritiene possibile concedere la grazia a un pregiudicato con altri procedimenti aperti (condannato in primo grado a 7 anni a Milano nel processo Ruby per concussione e favoreggiamento della prostituzione; rinviato a giudizio a Napoli per la compravendita di senatori; in attesa della decisione sul rinvio a Bari per l'inchiesta Tarantini-escort).
Non solo. Politicamente, il Presidente avrebbe spiegato a Gianni Letta la difficoltà nel procedere con una decisione che subirebbe fortissime critiche da parte della maggioranza delle forze parlamentari. Il M5S parla apertamente addirittura di impeachment, il Pd e Sel sono fortemente contrari e pronti ad alzare la voce... tutti elementi che avrebbero ulteriormente convinto Napolitano a respingere l'ipotesi di grazia.