Politica
"Grazie". Salvini si inchina a Trump. Di Battista: "Raid vigliacco e stupido"

La Farnesina chiede "moderazione" e "responsabilità". LE REAZIONI IN ITALIA ALL'ATTACCO AMERICANO CONTRO L'IRAN/
Il leader della Lega Matteo Salvini si schiera anima e corpo al fianco di Donald Trump per il raid statunitense che ha ucciso a Baghdad due esponenti di spicco dell'Irna: il 'numero 2' di Hashed, Abu Mahdi al-Muhandis, e il capo delle Forze al-Quds, Qassem Soleimani. "Donne e uomini liberi, alla faccia dei silenzi dei pavidi dell'Italia e dell'Unione Europea, devono ringraziare Trump e la democrazia americana per aver eliminato uno degli uomini più pericolosi e spietati al mondo, un terrorista islamico, un nemico dell'Occidente, di Israele, dei diritti e delle libertà", ha affermato l'ex ministro dell'Interno.
Mentre il titolare degli Esteri si affida a una nota della Farnesina (vedi sotto), esce allo scoperto Alessandro Di Battista attaccando gli Usa. "Quello a Baghdad è un raid vigliacco perché i droni sono vigliacchi. E' un raid pericoloso perché il Medio Oriente è una polveriera. E' un raid stupido perché ricompatterà l'opinione pubblica iraniana a sostegno del governo di Teheran". Così Alessandro Di Battista sull'uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani. "Sono passati 17 anni dall'inizio della seconda guerra del Golfo. I droni vengono telecomandati a distanza, la morte arriva dall'alto apparentemente invisibile e silenziosa - prosegue l'esponete M5s su Facebook -. Gli interessi politici restano prioritari rispetto al diritto internazionale e alla ricerca della pace. Il governo italiano lavori per il dialogo con l'Iran. In Iran ci sono leggi diverse dalle nostre, si vive in modo diverso ma l'Iran non ha mai rappresentato una minaccia per il nostro paese al contrario, prima delle sanzioni, imposte all'Europa da Washington, l'Iran era un Paese fondamentale per la nostra economia e per le nostre imprese".
IRAQ. FARNESINA: SVILUPPI PREOCCUPANTI, SERVONO MODERAZIONE E DIALOGO - "Gli ultimi sviluppi della situazione in Iraq sono molto preoccupanti. Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad una pericolosa escalation culminata nell'uccisione del Generale iraniano Soleimani. L'Italia lancia un forte appello perche' si agisca con moderazione e responsabilita', mantenendo aperti canali di dialogo, evitando atti che possono avere gravi conseguenze sull'intera regione". Cosi' il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale in una nota, in riferimento al raid militare degli Stati Uniti in Iraq in cui hanno perso la vita un alto generale iraniano, Qassem Soleimani, e il comandante di una milizia paramilitare integrata nell'esercito iracheno, Abou Mahdi Al-Mouhandis, assieme ad altri combattenti afferenti alle due parti. Secondo la Farnesina "nessuno sforzo deve essere risparmiato per assicurare la de-escalation e la stabilita'. Nuovi focolai di tensione non sono nell'interesse di nessuno e rischiano di essere terreno fertile per il terrorismo e l'estremismo violento".
Zingaretti: grande preoccupazione per altissimo livello tensione in Iraq - "Grande preoccupazione per l'altissimo livello di tensione in Iraq dopo le violenze dei giorni scorsi contro l'ambasciata Usa e l'eliminazione di Soleimani. L'Italia e l'Europa assumano tutte le iniziative utili per scongiurare un'escalation incontrollabile nell'area". Lo scrive il segretario del Pd Nicola Zingaretti su twitter.
Soleimani: presidente Copasir segue situazione con attenzione - Il presidente del Copasir, Raffaele Volpi, sta seguendo "con particolare attenzione" la situazione internazionale dopo gli avvenimenti delle ultime ore. E' quanto si apprende da fonti vicine al presidente dell'organismo parlamentare. Volpi - riferiscono le stesse fonti -, nel perimetro delle prerogative del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, "e' impegnato ad assicurare tutte le iniziative necessarie alla tutela degli interessi nazionali in aree particolarmente delicate per gli equilibri internazionali". La settimana prossima, insieme con i componenti del Comitato, si concerteranno le iniziative per avere maggiori aggiornamenti sulle questioni cruciali, compresa la situazione libica.