Grillo attacca Napolitano: "Da una vita in Parlamento"
Torna, come un insulto, la carta d'identita' gettata in faccia al bersaglio di turno. Era toccato a Stefano Rodota', tocca oggi a Giorgio Napolitano cui Beppe Grillo rinfaccia l'eta', la militanza nelle istituzioni e le scelte del Colle. ''Era inevitabile che il meccanismo democratico si inceppasse in Italia sotto i lasciti del ventennio berlusconiano. La squallida vicenda sulla ineleggibilita' di Berlusconi e' solo l'esempio piu' recente dello stato confusionario della nostra democrazia. Ma sono soprattutto le scelte di governo del presidente Napolitano che hanno manifestato un deficit di democrazia inaccettabile, spesso prendendo a pretesto i mercati finanziari per giustificare forzature anti democratiche'', dice allora Grillo nel suo post ''Errare e' umano, perseverare Napolitano''. ''Sia che si voti, sia che non si vada a votare e' infatti ormai il solo Presidente Napolitano a fare e disfare i governi in Italia - sottolinea Grillo - mirando a placare i mercati finanziari a garanzia di tutti. Ma di tutti chi? E di quali mercati stiamo parlando? In nome di quale conoscenza dei mercati finanziari - incalza - un ottuagenario che ha passato la vita in Parlamento decide cosa sia meglio per il suo Paese?''. ''Nel novembre del 2011 i mercati avevano fatto finalmente il loro lavoro. Supportando la BCE nelle pressioni sullo spread i mercati arrivarono dove la politica italiana mai sarebbe stata capace di arrivare: le dimissioni del governo Berlusconi, ormai in balia di scandali personali e incapacita' di azione di governo. Dove non pote' il PD, pote' il mercato. A quel punto caro presidente Napolitano si doveva andare a votare''.
"L'attacco di Grillo al Presidente Napolitano e' inaccettabile, sono parole sciagurate di chi in questi mesi ha dimostrato tutta la sua irresponsabilita'", dice Danilo Leva, responsabile Giustizia del Pd. "Lui che parla di democrazia - prosegue - spieghi ai cittadini italiani perche' non vuole cambiare la legge elettorale dando la preferenza al Porcellum che attribuisce alle segreterie di partito, incluso il suo movimento, tutto il potere di scelta sulle candidature. Grillo ha gettato la maschera e ha rivelato il suo vero volto".