Grillo condannato: diffamò il tesoriere del Pd
Diffamo' il tesoriere del Pd Antonio Misiani, e per questo il leader di M5S Beppe Grillo e' stato condannato stamani dal giudice monocratico Massimo De Plano, del tribunale di Genova, a mille euro di multa e a un risarcimento alla parte offesa da stabilire in sede civile.
La diffamazione consta nell'avere associato l'immagine di Misiani a quella di Francesco Belsito e Luigi Lusi, rispettivamente ex tesorieri della Lega Nord e della Margherita, entrambi coinvolti in inchieste giudiziarie relative alla gestione dei finanziamenti pubblici ai partiti. L'ex comico genovese, difeso dall'avvocato Enrico Grillo, sul suo sito "www.beppegrillo.it", aveva pubblicato il 4 maggio del 2012 la foto di Misiani, fotomontata come una fotografia segnaletica, insieme a quelle di Belsito e Lusi, sotto al titolo comune de "I tesorieri".
Misiani non aveva accolto con favore questa associazione e il suo legale rappresentante, l'avvocato Gianluca Luongo del foro di Roma, aveva presentato una denuncia esposto alla procura della Repubblica di Genova. L'avvocato Enrico Grillo ritiene che la critica mossa a Misiani fosse di tipo politico e che fosse riferita alla legge di finanziamento pubblico ai partiti. "Nulla di personale - dice Grillo - Fu una critica di natura politica. Leggeremo le motivazioni della sentenza ed eventualmente presenteremo appello". Il leader del Movimento 5 Stelle, si legge in una nota del Pd, "e' stato condannato in primo grado oggi dal Tribunale di Genova alla pena di 1.000 euro di multa e al risarcimento dei danni cagionati alle parti civili costituite in giudizio (il tesoriere del Pd, Antonio Misiani, e il Partito Democratico)".
Non solo. "Il giudice ha riconosciuto a titolo provvisorio un risarcimento in favore di Misiani di 25.000 euro e un risarcimento in favore del Partito Democratico di 5mila euro, oltre le spese di costituzione in giudizio e difesa", si riferisce.