Grillo torna ad attaccare l'euro. E lancia l'operazione 'ritorno alla Lira'
La villa ha otto camere, sette bagni, accesso diretto al mare. La location? Marina di Bibbona, Toscana. Il proprietario sembra essere Beppe Grillo che quest'anno ha deciso di dare in affitto il suo buen retiro. Ma non si tratta di un posto per tutti. Il comico genovese avrebbe chiesto 14mila euro a settimana per aggiudicarsi la villa da sogno. Ma bisogna affrettarsi: le ultime date disponibili vanno dal 17 al 31 agosto.
Mentre Grillo si rilassa a Porto Cervo, in Sardegna, dalle pagine del suo blog attacca la moneta unica. Un'operazione 'ritorno alla Lira' o, in alternativa, restare nel sistema Euro ma ristrutturando il nostro debito. Sono le due soluzioni che propone per uscire dalla crisi. Grillo si rifa', tra l'altro, all'ingresso nello Sme nel '78 e rileva che "oggi come allora i rendimenti che l'Italia dovra' offrire per rendere appetibile il suo debito non potranno che salire" e "oggi come allora sara' il mercato ad imporci una decisione: allora si tratto' di abbandonare lo SME e svalutare, oggi si trattera' - ribadisce - di decidere se ristrutturare il debito restando nell'euro o tornare alla lira. Solo cosi' l'Italia tornera' a vedere la luce".
Agli scettici Grillo offre "una prova: usciti dallo SME nel 1992, svalutata la lira di quasi il 20% e riguadagnata la sovranita' monetaria, il rapporto debito / PIL scese dal 120% del 1992 al 103% del 2003. Nel primo trimestre del 2013 abbiamo raggiunto il 130,3% nel rapporto debito/PIL, secondi solo alla Grecia".
Del resto, argomenta ancora il leader M5S "la Storia e' piena di entrate e uscite di Paesi da aree monetarie comuni. Queste sono normalmente imposte da Paesi forti (USA con Bretton Woods, Germania con l'Euro) con fini di annessione economica via export verso le zone piu' deboli e/o al fine di tutelare i propri crediti in tale area monetaria. Il sistema a cambi fissi di Bretton Woods ad esempio servi' agli Stati Uniti per tutelare la propria posizione creditoria verso l'Europa dovuta al Piano Marshall dopo la Seconda guerra mondiale".