I giudici contro Renzi: "Ci vuole punire"
Le notizie finora diffuse sulla riforma della giustizia "non possono che suscitare delusione". Cosi' l'Associazione nazionale magistrati interviene nel dibattito sulle iniziative del governo che, secondo il sindacato delle toghe, "consistono in interventi contenuti e sono in parte frutto di compromesso".
Se saranno confermate le linee della riforma della giustizia, questa "si ridurrebbe a interventi di scarso respiro e a norme punitive, ispirate a logiche che credevamo appartenere al passato". Cosi' l'Associazione nazionale magistrati prende posizione sui progetti di riforma del governo in materia di giustizia, sottolineando che "la magistratura associata non pone veti ed e' pronta a discutere di tutto ma non potra' tacere di fronte all'inefficacia di una riforma della giustizia definita rivoluzionaria".
Gli interventi del governo in materia di giustizia "purtroppo non toccano il tema centrale delle risorse, quello che condiziona in larga misura l'efficienza della macchina giudiziaria, e sono destinati a produrre risultati assai inferiori alle attese". Cosi' l'Associazione nazionale magistrati critica le riforme del governo Renzi definendole "inefficaci". Nel settore civile, osserva il sindacato delle toghe, "pur essendo positiva l'introduzione di strumenti tesi a promuovere la composizione stragiudiziale delle liti, questi saranno pero' poco efficaci se lasciati all'iniziativa volontaria delle parti, gravati di maggiori oneri economici e non assistiti da forti incentivi e da sanzioni che scoraggino cause manifestamente infondate".
La riforma "suggerita da una logica di efficienza e da obiettivi di mera deflazione - continua la Anm - sarebbe condivisibile se legata alla promozione di una qualita' del processo come strumento di efficace tutela dei diritti. Sono invece segnali negativi il prevedibile aumento degli oneri economici legati all'arbitrato e l'assenza di investimenti in termini di personale di cancelleria".