Il commento/ Se questa è una Repubblica, tanto vale avere un re presidente!
di Manuela Alessandra Filippi
Tre file di polizia si frappongono fra la piazza dei cittadini e l'ingresso di Montecitorio, obitorio della nostra democrazia. Per una volta non posso che essere d’accordo con Grillo quando, in tempi non sospetti, definiva cadaveri i nostri politicanti. Nutro profondo rispetto per il presidente Giorgio Napolitano ma questa elezione avviene in un clima pesante, che sottolinea la sconfitta e totale inadeguatezza dei nostri partiti tradizionali, soprattutto del PD.
Letta, vice segretario di un partito da terapia intensiva, ricevuta la notizia che Napolitano si sarebbe ricandidato, ha avuto il candore di dichiarare: “È una bella notizia!”.
Mi domando, ci domandiamo tutti: esiste un limite alla decenza?
Sconcerta la sfrontatezza con la quale si ostinano a prenderci tutti per il naso!
Sono senza ritegno. Al posto loro, chiunque di noi non avrebbe nemmeno più il coraggio di guardarsi allo specchio del proprio bagno la mattina, e tanto meno uscire di casa.
Inviterei questi incauti e maldestri manovratori ad andare a lavorare, per davvero, magari prendendo l'autobus, come tutti i mortali, sulle spalle dei quali, campano da anni come principi!
Domando al PD: come avete fatto a fallire l'elezione del presidente della repubblica e a rivolgervi di nuovo a Napolitano? Perché Rodotà no e Napolitano sì? Come avete fatto a resuscitare Berlusconi, mettendo voi in un vicolo cieco?
Sono in molti quelli che, sconcertati e disgustati da come è stata condotta l’elezione del presidente della Repubblica, si sarebbero aspettati un po' più di generosa lungimiranza!
Rodotà era una bella occasione. Una delle tante mancate dal PD.
Secondo una voce molto vicina al partito, questa condotta scellerata non potrà che avere pesanti conseguenze alle prossime elezioni, se e quando ci saranno. In quel caso il PD è destinato a una sconfitta di proporzioni ciclopiche. Un’eventualità tutt’altro che remota che permetterà a Berlusconi di inanellare una serie di successi:
1 - vincere le elezioni,
2- avere la maggioranza per farsi eleggere alla Presidenza della Repubblica
3- procedere a un cambio di leadership del partito, ordinato e indolore.
Intanto Grillo, che questa sera sarà davanti a Montecitorio, è in viaggio sul suo camper alla volta di Roma. Sta lanciando appelli a milioni di italiani affinché lo raggiungano questa notte, in piazza e non lo lascino solo.
Ecco uno dei primi risultati messi a segno dalla cecità della politica dei partiti: la marcia su Roma.
Non credo che d'ora in avanti si possa attendere nulla di pacifico.
Di certo c’è che di fronte ai problemi drammatici del nostro paese, portato sull'orlo dell'abisso proprio da loro, da questa classe politica cialtrona e affarista, ripiegata su piccoli e meschini tornaconti personali, i cordoni di polizia dovrebbero circondare l'emiciclo interno e non quello esterno!
Lunga vita a Napolitano, lunga vita al Re!