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Politica
Il Ministro Costa inaugura un organismo politico per l'Africa

Il Ministro Sergio Costa sta finalmente, dopo gli ultimi anni di immobilità della passata legislatura, svolgendo una mirabile azione a favore dell’Ambiente.

Costa è un Generale dei Carabinieri diventato famoso per aver scoperto la più grande discarica d’Europa nella cosiddetta Terra dei Fuochi, in Campania.

La sua nomina è stata voluta da Luigi Di Maio che nella fase di scelta del governo, come ha raccontato il Ministro, l’ha chiamato al telefono e gli ha proposto il prestigioso incarico.

In pochi mesi già tanti sono i successi: dalla procedura di decadenza della Commissione Via - Vas, che erano più di dieci anni che veniva continuamente rinnovata, alla lotta per i cambiamenti climatici con la Cop in Polonia, alla coraggiosa battaglia contro le trivelle e, da poco, alla creazione del Centro per il Clima e lo Sviluppo sostenibile dell’Africa (Acsd) che ha inaugurato l’altro ieri alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha dichiarato:

“Il cambiamento climatico rappresenta una seria minaccia per la crescita economica, per i mezzi di sostentamento e per la stessa sicurezza di Paesi e popolazioni”, mentre il Ministro Costa dice:

“Nessun continente è e sarà colpito più gravemente dagli impatti dei cambiamenti climatici dell’Africa che è particolarmente vulnerabile per la sua ancora limitata capacità di adattamento, resa più acuta da povertà e instabilità. Il cambiamento climatico rappresenta una seria minaccia per la crescita economica, per i mezzi di sostentamento e per la stessa sicurezza di Paesi e popolazioni”.

Il nuovo prestigioso organismo, segno tangibile di volontà concreta, è composto da Ministero dell'Ambiente, Fao (l'agenzia dell'Onu per l'agricoltura) e Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) ed avrà sede vicino alle Terme di Caracalla a Roma, in un luogo strategico essendo vicino sia al ministero che alla Fao.

Il primo progetto del nuovo organismo la lotta alla desertificazione dello Shael (Africa sub-sahariana).

 A tal proposito il Ministro Costa ha così presentato l’iniziativa:

“Uno dei progetti che ho in animo è la salvaguardia della fascia più aggredita dalla desertificazione e dal cambiamento climatico, la fascia del Sahel, che attraversa oltre 10 paesi africani. Stiamo preparando una progettazione significativa in questa fascia, che è anche quella che fa emergere il problema della migrazione in una percentuale particolarmente alta, perché è in una fase di desertificazione molto intensa". 

 

 

 

 

 

 

 

 

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