Immigrati clandestini e sicurezza. In 10 punti la ricetta della Lega
Di Matteo Salvini

Con tutto quello che leggo su Affaritaliani in questo periodo, confesso che i sentimenti di rabbia e di frustrazione si alternano ma.... Ma da leghista e da lombardo, da persona concreta, preferisco guardare avanti, lavorare per cambiare le cose e per migliorare la situazione. Più che per fare polemiche, i politici sono pagati per risolvere i problemi. Ecco quindi i miei 10 punti per cambiare in meglio la vita nelle nostre città, nella speranza che poi i giudici applichino le leggi senza buonismi, senza ripensamenti, senza errori disastrosi. Mi piacerebbe avere su questi punti i vostri commenti, le vostre critiche, i vostri suggerimenti. Ci conto!
1) Eliminazione per gli extracomunitari della possibilità di fare ricorso in caso di rifiuto della richiesta di permesso di soggiorno o di asilo politico. 2) Costruzione di nuovi Centri di Espulsione (quello di via Corelli a Milano serve per tutta la Lombardia!) ed estensione a tempo indeterminato (come in Australia) della detenzione degli immigrati fino ad identificazione ed espulsione effettuata. 3) Accordi a livello europeo perché i detenuti stranieri e comunitari (i Romeni sono il 16% dei carcerati in Italia) scontino la pena nel loro Paese. 4) Accordi a livello internazionale perché i detenuti extracomunitari (ad oggi sono 24.000, quadi il 40% del totale, per un costo per i contribuenti italiani di 2 miliardi di euro all'anno!) scontino la pena nei loro Paesi, come fece in passato il ministro Castelli con l'Albania. 5) Reintroduzione del divieto di sposare un clandestino, previsto nel Pacchetto Sicurezza del 2009, per evitare cittadinanze facili.
6) Restituzione ai Sindaci dei Poteri di Ordinanza, assegnati dall'allora ministro Maroni e purtroppo cancellati dall'ex ministro Cancellieri, per controllare le residenze nelle città e limitare accampamenti, prostituzione e altri reati. 7) Applicazione effettiva della norma che prevede la confisca dell'appartamento a chi affitta a clandestini, e di quella che prevede la chiusura dell'attività a chi assume e impiega clandestini. 8) Concessione di maggiori poteri di controllo e intervento alle Guardie Giurate degli istituti privati. 9) Richiesta ai Paesi di provenienza del rimborso per le spese mediche prestate ai clandestini, come avverrà in Gran Bretagna, spese che ad oggi sono anticipate dalle Regioni e non sono neanche rimborsate dallo Stato (i soli ospedali milanesi attendono oltre 60 milioni di euro!). 10) Precedenza ai cittadini italiani nell'assegnazione di case popolari e contributi economici pubblici.