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Politica
Intercettazioni, scontro Nordio-Anm. Il ministro: "Mai detto di eliminarle"

Intercettazioni: Nordio, mai detto che vanno eliminate

"Non ho mai detto e non dirò mai che le intercettazioni debbano essere eliminate. L'inchiesta che ho coordinato sul Mose ha avuto migliaia di intercettazioni, ma erano mezzi di ricerca della prova, non di prova" e "non è uscita una parola sui giornali, non è uscita una delegittimazione su un cittadino di Venezia o del resto d'Italia. Se si vuole si può, se non avviene vuole dire che c'è una culpa in vigilando". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo alle domande dei deputati dell'opposizione in audizione alla Commissione Giustizia

In mattinata, il Guardasigilli aveva dichiarato che la diffusione "pilotata e arbitraria" di intercettazioni è una "porcheria": "non è civiltà, libertà, è una deviazione dei principi minimi di civiltà giuridica su cui questo ministro è disposto a battersi fino alle dimissioni". Il ministro ha ricordato come il "vulnus" derivante dalla diffusione di intercettazioni "non ha colpito solo politici e amministrativi, ma anche magistrati". Tra questi, ha ricordato Francesco Misiani e l'episodio del bar Mandara, Michele Coiro e Loris D'Ambrosio, oltre alla ex ministra Federica Guidi.

"Voglio che qualcuno mi dica che è tollerabile che escano sui giornali", ha ribadito, ma "se esiste un modo per coniugare la forza delle indagine e la segretezza delle comunicazioni siamo perfettamente d'accordo". "C'è un rimedio? In parte c'è - secondo Nordio -, sono le intercettazioni preventive. E' vero che negli altri Stati esistono le intercettazioni, ma sono solo quelle che noi chiamiamo preventive: segretissime, servono come spunto di indagine e sono conservate nella cassaforte di chi le ha autorizzate sotto la sua responsabilità". "Non si troverà uno scritto in cui dico che vanno eliminate, vanno regolamentate, e impedito che chi non è direttamente coinvolto possa essere delegittimato", ha concluso.

Intercettazioni, Anm: "Accusa grave, Nordio contestualizzi"

"Il ministro dimentica la legge che ha riscritto le norme sulle intercettazioni per evitarne la diffusione indebita. Voremmo capire se quella legge ha avuto una effettiva attuazione, se ci sono lacune o carenze". Lo ha detto il presidente dell'Anm Giuseppe Santalucia, ospite a 'Timeline' su Sky. "Siamo tutti d'accordo sul 'no' alla divulgazione - ha aggiunto - ma un'accusa cosi' grave va contestualizzata".

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