Pd/ Misiani ad Affaritaliani.it: sto con Fassina. Renzi vuole indebolire Letta
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Antonio Misiani, ex tesoriere del Pd, intervistato da Affaritaliani.it, esce allo scoperto e si schiera con il viceministro dell'Economia dimissionario. "Nel partito la posizione di Fassina non è assolutamente isolata". L'errore di Renzi? "Un conto è incalzare il governo e un conto è indebolirlo. Bisogna fare attenzione a non oltrepassare questa soglia". Non è che il segretario vuole diventare premier e punta alle elezioni? "Sarebbe un errore. Tutte le ambizioni sono legittime ma al primo posto deve sempre esserci l'interesse del Paese". E infine il deputato democratico membro della Commissione Bilancio della Camera assicura: "Resteremo nel Pd. Ma il pluralismo è e deve rimanare una ricchezza da salvaguardare".
L'INTERVISTA
Secondo lei, chi ha ragione tra Stefano Fassina e Matteo Renzi?
"Non ci sono dubbi, ha ragione Fassina. Ha posto una questione politica che merita una risposta e speriamo che arrivi nel corso della direzione in programma il 16 gennaio".
In quanti nel Pd la pensano come lei?
"Non lo so".
Però la posizione di Fassina non è isolata?
"Assolutamente no".
Che cosa contestate principalmente a Renzi?
"Il suo è un errore di metodo. C'è una questione politica ed è giusto dare una risposta, magari anche criticandola aspramente se non la si condivide. Ma ignorarla con battute non è giusto".
Qual è il nodo chiave del contendere?
"Il rapporto tra il Pd e il governo".
Ovvero?
"Il segretario ha detto più più volte che l'esecutivo va incalzato su cose concrete e questo è un obiettivo condivisibile. Ma un conto è incalzare e un conto è indebolire. Bisogna fare attenzione a non oltrepassare questa soglia".
Non è che Renzi vuole fare il premier e punta alle elezioni nei prossimi mesi?
"Sarebbe un errore. Tutte le ambizioni sono legittime ma al primo posto deve sempre esserci l'interesse del Paese. Le riforme possibile e il rilancio dell'economia con orizzonte temporale di un anno: tutti hanno detto che questo percorso serve al governo e al Paese".
Resterete nel Pd?
"Assolutamente sì".
Siamo sicuri?
"C'è stato un congresso che ha dato una larghissima maggioranza a Renzi. E' il segretario di tutti ed è il leader di un partito il cui pluralismo è e deve rimanare una ricchezza da salvaguardare".