Romani (Fi) ad Affaritaliani.it: il Patto del Nazareno tiene
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Paolo Romani, capogruppo di Forza Italia al Senato, intervistato da Affaritaliani.it, fa il punto sulla trattativa con il premier dopo il parziale stop alla legge elettorale. "Il Patto del Nazareno tiene, sicuramente. Come tutti gli accordi ha bisogno di approfondimenti e successivi assestamenti". E' vero che Verdini potrebbe lasciare il partito? "Assolutamente no. E' insostituibile visti i suoi rapporti personali con il presidente del Consiglio". Quanto alla possibilità che i grillini sostituiscano Fi nella trattiva con il Pd afferma: "Sono quelli delle bare con drappi neri per celebrare il funerale della repubblica...non vedo come possano essere loro gli interlocutori di Renzi".
E' vero che Denis Verdini potrebbe lasciare Forza Italia?
"Verdini non lascerà sicuramente Forza Italia e non lascerà nemmeno il ruolo di mediatore e di tessitore dell'accordo del Nazareno. Mi lega a lui un rapporto di straordinaria amicizia e anche di affetto. Abbiamo lavorato insieme sul percorso della riforma del Senato e sul percorso della riforma elettorale. Penso che sia assolutamente insostituibile nel rapporto con Renzi anche per i rapporti personali che lui ha con il presidente del Consiglio che hanno aiutato anche in alcuni passaggi difficili".
Quando ci sarà il prossimo incontro Berlusconi-Renzi?
"Non è in agenda. Le agende dei due protagonisti del Nazareno vanno formate in base agli impegni che hanno. Ad oggi in agenda non c'è".
Facciamo chiarezza, il Patto del Nazareno rischia davvero di naufragare?
"A mio avviso tiene, sicuramente. Come tutti gli accordi ha bisogno di approfondimenti e successivi assestamenti. Gli accordi che escono da quel patto di oggi sono diversi da quelli che erano inzialmente. Anche la riforma del Senato è entrata con un testo unico votato dalla maggioranza di governo ed è uscita con una cosa totalmente diversa e nettamente migliore. L'importante è che le riforme si facciano insieme e che se le modifiche, se ci sono, vengano concordate. Ma questa è sempre stata la regola".
Berlusconi è deluso da Renzi?
"Assolutamente no. Ricordiamoci che Berlusconi è il leader dell'opposizione e Renzi è capo del governo. Quindi non ci può essere un meccanismo di delusione o di illusione. Ci sono accordi politici tra forze politiche che sono in totale alternativa. Hanno deciso solamente, come si fa in una buona democrazia, di fare un percorso di riforme insieme. E questo mi sembra largamente positivo".
Non temete che il M5S vi sostituisca nel cuore del premier?
"Se il M5S si comporta come al Senato dove ha cercato di impedire fisicamente di votare sullo Sblocca Italia e si comporta come quelli che fanno le manifestazioni con le bare, con drappi neri per celebrare il funerale della repubblica dove c'è un governo di Centrosinistra, non vedo come possano essere loro gli interlocutori di Renzi o di qualsiasi altra forza politica. Tatticamente possono avere avuto la possibilità di proporre un loro candidato al Csm, ma questo rientro negli ambiti degli accordi larghi che si devono fare quando servono maggioranze qualificate. E' un'altra cosa".