La due giorni parlamentare sul governo. Spettacolo scadente senza precedenti - Affaritaliani.it

Politica

La due giorni parlamentare sul governo. Spettacolo scadente senza precedenti

di Antonio Amorosi

Lombrichi, citazioni di canzonette come fossero Kierkegaard e trattative che neanche Leone di Lernia poteva inventare. Spettacolo alla due giorni parlamentare

Dopo i discorsi di questa due giorni, fossi stato un parlamentare, per la vergogna mi sarei scavato una buca per seppellirmici dentro con i lombrichi. E non si tratta di avere torto o ragione, di stare col governo o con l’opposizione. Non ci si aspettava l’eloquio di un De Gasperi, di un Nenni o il linguaggio incomprensibile, ma al tempo stesso micidiale, di un Aldo Moro ma neanche le drammatizzazioni con voce accorate mentre si decanta un De Gregori, un Vasco Rossi e un Gaber quasi fossero Schopenhauer o Kierkegaard. E poi grilli, gabbiani, lombrichi e animali di ogni genere. Per ore arzigogolii di discorsi in cui ognuno non andava oltre dare del venduto all’avversario che a confronto Matteo Renzi con le sue analisi e strategie, in alcuni casi discutibili, è sembrato Winston Churchill redivivo.

Almeno il 50% dei parlamentari sentiti sembravano ad una riunione di condominio o alla recita della 5ª elementare. Eppure con 15.000/16.000 euro di stipendio netto al mese un ghost writer decente se lo potrebbero permettere o no? Alla fine il colpo di teatro arriva con il voto di un fuoriuscito dai 5 Stelle, Lello Ciampolillo, uno che crede di salvare gli ulivi malati di xylella con il sapone e noi dal Covid con la cannabis. In mezzo il siparietto con Giggino a’ purpetta, come è soprannominato Luigi Cesaro di Forza Italia, di recente indagato dalla Dda della Procura di Napoli per l’ennesima volta (tre fratelli del senatore sono finiti agli arresti), che giura di avere le prove dell’offerta di un ministero dai grillini. “Guagliò, tengo tutte le prove ncopp' o' cellulare”, dice ad un cronista incredulo: “Per il voto mio, e per i voti di altri due miei amici senatori che controllo, mi hanno offerto un ministero”.

Forse ci siamo persi qualcosa o qualcuno si è formato sui Cahiers de doléances di Leone di Lernia.

“Cos’è il creato senza le creature”, si è chiesta una senatrice durante il dibattito. La risposta del premier Giuseppe Conte non si è fatta attendere, sottolineando il forte calo demografico del Paese che si deve rialzare. Ma non si sa bene come. “In alto i cuori”, ha invocato una senatrice 5 Stelle prima di entrare in battaglia a difesa del premier. Sempre più in alto! Ci salveremo forse con la forza del ciclo del glucosio, quello dell’ultimo intervento in aula di un senatore, il campano 5 Stelle Andrea Cioffi, Sottosegretario di Stato del primo governo Conte.

Il discorso va riportato integralmente per poterci riprendere dal degrado della due giorni e avere ancora un anelito di speranza per il futuro. Siamo sicuri che Checco Zalone e Crozza attingeranno a piene mani da queste perle.

“È la natura che ci fa capire quanto sia un sistema circolare. Basta pensare al ciclo del glucosio. Il sole, motore della vita, quando il verde della primavera esplode e ricopre la terra di fremito, di potere, di energia vitale; quando una foglia ti appare controluce e ne vedi la struttura, le diramazioni interne e tu sai che quei cunicoli collegano l'aria alla terra. Foglie che fanno sì che l'aria si sia arricchita di quello che all'inizio della storia era un veleno, l'ossigeno.  

Lì, sulla superficie della foglia, si ricrea un microcosmo di effetti e di magia, un mondo dominato dall'unione, dall'interazione, dalla trasformazione di elementi semplici, dall'idrogeno all'ossigeno, dall'azoto al potassio. Una serie di elementi che ruotano, che danzano intorno al loro mentore, il carbonio.

Lì, sulla superficie della foglia, nasce l'amore. (quando c’è l’ammore c’è tutto, ndr) Quando l'anidride carbonica entra nel verde e, ballando sotto i raggi del sole, ebbra del suo calore, si divide, lasciando l'ossigeno libero di volare e il carbonio libero di riunirsi, insieme agli altri convitati alla festa, per definire una meravigliosa collana: il glucosio, dolce nettare che scorre fino al frutto e da qui entra nella bocca di un bambino, entra nel suo sangue e va ad alimentare quella parte che, più di ogni altra, ne ha bisogno, quella parte da cui nasce il pensiero, da cui nasce la domanda e la risposta. Quella cellula nervosa che produce l'amore ed il dolore, il pensiero ed il ricordo.

In quella cellula, il carbonio si separa ancora dai vecchi compagni di ballo e, tramite il sangue, arriva agli ormoni, dove ritrova i due vecchi amici, tra cui l'ossigeno e, ricombinandosi con loro, torna libero di volare nell'aria. E parte un nuovo giro di giostra, entrando nelle ali di un gabbiano, nelle gambe di un grillo, nel sangue di un lombrico, negli artigli un leone: la vita, la vita.

Signor Presidente del Consiglio, è per quella vita, per quell'amore che si perpetua tra l'ossigeno e il carbonio, che tutte le persone di buona volontà vogliono che lei vada avanti avanti a testa alta, presidente Conte. Il Movimento 5 Stelle è con lei…”