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Politica
La vergogna del Nazismo Rosso contro Salvini
Foto: LaPresse

Non esiste Paese al mondo ove chi governa aizza il popolo contro le minoranze partitiche. Non esiste Paese al mondo ove si registrano manifestazioni di piazza contro chi è all’opposizione. Non esiste Paese al mondo ove nuovi gruppi spontanei si aggregano senza un perché, ma solo contro qualcuno. Non esiste Paese al mondo ove si assiste al triste epilogo di un Premier che dichiara “guerra” alla sua stessa “firma”. Per logica è chi detiene il potere il nemico da abbattere. Per logica si protesta per clima, pensioni, welfare, inquinamento, contratti, evasione, tasse. Mai per l’antipatia personale verso tizio, caio o sempronio. E’ come se gli americano scendessero in strada contro la Clinton, i francesi contro la Le Pen o gli inglesi contro l’ex Cameron o il laburista Corbyn. E’ come se Trump e Putin, domani stesso, facessero il contrario di tutto quel che hanno firmato o detto pochi mesi orsono. E’ come se i giovani delle destre si radunassero solo per esprimere disappunto contro Guerini, Delrio o Speranza. In Italia succede anche questo. Pensavamo di averle viste tutte, invece lo scempio non termina mai di stupirci. Ennesima riprova di ciò i nuovi centri ittico-social. E’ proprio il caso di dire: “mai caduti così in basso”. Dal tonno alle sarde.

I viscerali e perversi sentimenti di odio, vendetta ed ipocrisia trionfano su quello che dovrebbe essere il fulcro di qualsiasi competizione, sportiva o politica; la lealtà. Così come con Craxi e Berlusconi anche con il leader della Lega la storia si ripete, magari con l’aiutino di qualche “sceriffo” togato che si presta alle immancabili crociate politicizzate. La cosiddetta longa manus. 

Odio, vendetta ed ipocrisia. Un disco rotto che ha già fatto troppi “morti”. Eppure non basta. La politica del pressappochismo e – soprattutto - del poltronismo ha raggiunto livelli di indecenza mai visti prima. Nonostante si sia allontanato da “Chigi”, Salvini resta un vigliacco, maledetto, assassino, malavitoso, criminale, pezzente, schifoso, ignorante, xenofobo, razzista che deve soffrire, patire, soffocare, penare, sanguinare e crepare, possibilmente a stenti e in compagnia della famiglia, figlia compresa. Offese e minacce estese anche alla sua folta platea di elettori, quindi, tanto per fare due conti della serva, circa 12 milioni di persone. Per i ben pensanti, tutte capre!!!

Antisemita, nonostante sia dichiaratamente filo israeliano, a differenza di altri. Omofobo, nonostante non abbia mai espresso parole di contrarietà verso gli omosessuali. Blasfemo, nonostante si rifaccia ai valori e alle tradizioni cristiane.          

Rancore allo stato puro. Bestialità senza censura. Abominio perpetrato liberamente dinanzi allo sguardo sornione e sarcastico di un’intera classe politica compiacente, complice e carnefice e di un Presidente della Repubblica che da garante della costituzione e dei principi cui è fondata questa (ormai) disgraziata Nazione tace, sapendo di tacere. I neo “killer” che premerebbero in questo istante il grilletto sono veramente tanti. Un elenco infinito. E non stiamo parlando di spostati di mente, ma di accademici, giornalisti, banchieri, intellettuali, opinionisti, sportivi, conduttori, insegnanti, parlamentari, sindaci, assessori, consiglieri, volti noti del grande e piccolo schermo, quei mercenari dell’Anpi e perfino Sacerdoti. Anche il Clero ha le sue buone colpe. Alleluia.        

Plauso però a chi ha distrutto l’IRI, svenduto la Lira e annientato la sacrosanta sovranità nazionale. Plauso però a chi ha lasciato fuggire dalla Madre Patria centinaia di migliaia di giovani laureati e bistrattati in terra natia, alla ricerca di una pagnotta all’estero. Plauso però a chi, con una politica folle e irragionevole, fomenta mafie, caporalato e prostituzione minorile. Plauso però a chi arricchisce società fantasma che spediscono nel mare “nostrum” carrette tedesche, olandesi e belghe alla mercé di spregiudicati filantropi billionari di nazionalità ungherese. Plauso però a chi alimenta, con la sciocca linea dell’accoglienza incontrollata e priva di regolamentazione paure, stupri, violenze, omicidi e lavoro nero. Plauso però a chi diventa, dall’oggi al domani, da buon garantista a boia giustizialista e difende le pseudo capitane eroine, immolate a salvatrici dell’umanità. Speroni e tenti di uccidere i nostri militari e vieni premiato cum laude, difendi i confini nel pieno delle tue funzioni ministeriali e vai al “fresco”. Plauso però a chi il giorno prima fa una promessa e il seguente se la rimangia. Si all’arresto per Salvini nel caso Gregoretti, no all’arresto per Salvini per il caso (FOTOCOPIA) Diciotti. Si, oggi, allo scardinamento di quegli stessi decreti sicurezza votati, firmati, condivisi e glorificati poco tempo addietro dalle medesime facce da pseudo-rinnovatori. Si all’apertura sconsiderata dei porti con Lamorgese, no quando al Viminale sedeva il “bastardo”.   

Li apri o no li apri questi stramaledetti porti? Lo arresti o non lo arresti questo baldanzono antagonista? Li firmi o li cancelli questi ingombranti decreti sicurezza? Sarò il caso di far pace con la materia grigia.    

Contraddizioni su contraddizioni. Così come incoerenti e discordanti le fasulle ideologie delle paladine del femminismo, della parità di genere e del rispetto verso le donne indifese. Selfie a gogò con le signorine in velo per mostrare tutto l’affetto possibile verso l’islamismo, al grido di: “Dobbiamo seguire il loro esempio, dobbiamo islamizzare il nostro popolo”. Costoro però si dimenticano che la donna, la “sacra donna”, la “santa donna”, in certi contesti è trattata come l’essere peggiore mai concepito. Cani e gatti sono di gran lunga più considerati. Niente istruzione, niente musica, niente abiti troppo vistosi, niente passeggiate mondane, niente fidanzati occidentali, tante moschee e al rogo le Sacre Cattedrali dei cristiani “Satanisti”. Si alle bastonate (sono curative), si alla lapidazione pubblica, si all’esportazione di lobi e occhi. L’adulterio (per la donna!!!) viene punito con la morte, il divorzio te lo scordi, le bambine sono date in spose agli anziani e se sei donna meno parli più hai la speranza di sopravvivere. Ci fosse una sola di queste Wonder Woman d’occidente, millantatrici di lotte decennali per i diritti delle donne, che abbia seriamente preso a cuore la piaga di questa barbarie che ancora attanaglia certe realtà nel ventunesimo secolo. Tuttavia, per alcune politicanti in Jaguar, tailleur e amante, quei “mondi” sono addirittura modelli da seguire.    

A parlare è il Nazismo rosso, quello che considera il profitto sterco del diavolo, fino a quando però non sono loro ad accaparrarsi ricchezze e “seggiole” milionarie. E’ il Nazismo rosso anti Dio, ateo e dal pugno alzato, cieco davanti ai genocidi cristiani in Africa, fino a quando però non è il loro figliuolo ad ammalarsi di cancro. Allora si inginocchiano e pregano. E’ il Nazismo rosso pro immigrazione scellerata fino a quando a cadere tra le mani di un nigeriano assettato di carne fresca non è la loro nipotina. Non c’è da stupirsi se di 100 codardi Radical, che il quotidiano di Roma “Il Tempo” ha interpellato, la stragrande maggioranza ha risposto “picche”. La proposta era di aprire i cancelli di casa. Come ci spiega Alessandro Migliaccio, alcuni cronisti della testata di Piazza Colonna, l’estate scorsa, si sono finti volontari della Open Blue Sea e hanno chiesto ai numerosi personaggi dello showbitz e della Tv (musicisti, attori, scrittori e politici) se erano disposti ad ospitare un migrante tra le loro mura domestiche. Specificando che: “non abbiamo chiesto di aprire la casa ad una famiglia intera di migranti bensì, per qualche tempo, ad uno solo di loro in difficoltà”. La domanda precisa era “Ma lei, sarebbe disposto ad ospitare a casa sua uno degli immigrati sbarcati in Italia di cui ci occupiamo per un periodo limitato?”

Il 90% ha risposto no. NOVANTA per cento!!! Eppure non dovrebbe essere poi così difficile far sbucar fuori un letto per chi può disporre di ville, relais, seconde, terze e quarte abitazioni. Tutti fenomeni con la teoria del “fai quello che ti dico e non quello che faccio”.  Ma il male supremo è la lasagna, il polentone o il Mojito di quel “porco” da cancellare. Non c’è cosa che fa imbufalire questi “chic” quanto quegli scatti odioso con tanto di bacini al seguito. Maledetto assassino fascista bramoso di dessert! Perché cotanto ardore e cosa si cela in realtà dietro a questo desiderio così morboso d’impiccagione?  Sarà mica il terrore di perdere? Far play da vendere. O forse c’è anche un altro spettro ancor più preoccupante che li perseguita?! Le Regioni stanno cadendo una ad una, come un domino, e altre cadranno. La paura fa novanta. La nazione si sta svegliando e i “pieni poteri” non tarderanno ad arrivare. Questione di mesi.

E’ a rischio un’intera struttura parassitaria, un sistema mafioso “rosso” che si regge da mezzo secolo su: clientelismo, nepotismo, favoritismo, Coop, Gal, fondi neri, fondi UE, fondi statali, fondi privati, fondi illeciti, ricatti, minacce, corruzione, sanità, abusivismo, sindacati, fondazioni e baratti d’ogni genere. Un apparato talmente radicato sui territori che chiunque ha tentato di scardinarlo ha poi finito sempre di pagare sulla propria pelle un azzardo che rimugina tanti e troppi malsani interessi.        

Non è altro che la vergogna d’Italia, il Nazismo Rosso, un insulto alla democrazia e ai valori della libertà.

 

 

 

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    salvini nazisti rossi





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