Landini e quella sua maglietta fina... di Adriana Santacroce
di Adriana Santacroce
Che il sorriso piacione di Renzi fosse un buon veicolo di consenso l'abbiamo capito subito. L'aria rassicurante del "ci penso io" o del "state tranquilli (non sereni però..) che ce la facciamo" funziona. Camicia bianca e maniche arrotolate, molto friendly. Chiama per nome i giornalisti. Matteo che da confidenza e ha una parola gentile per tutti. É confortante affidarsi a una persona così energica e giovane. Se non riesce lui a tirarci fuori dalla crisi chi può farlo, in fondo? Sembrava unico e imbattibile. Con il vuoto intorno di chi non sa cosa dire per offrire un'alternativa. Perché, in fondo, dentro il suo Pd c'è tutto, o quasi.
Manca, solo, la protesta dei lavoratori. Quella non c'è, assorbita dal Jobs act che viene realizzato, a sentire lui, per loro ma che, di fatto al momento, sembra solo un'ulteriore precarizzazione. E allora arriva un altro sguardo, che, al contrario, non sorride mai. Che urla e si arrabbia sempre. Che anche quando é in uno studio televisivo, seduto di fronte all'intervistratrice, é aggressivo. Che non abbassa mai la guardia. Che non si rilassa mai. Neanche quando chi gli sta fronte prova a fare una battuta. No, lui non ci casca. Difficile trovare una sua foto sorridente. Quasi impossibile. Lo sguardo sempre all'erta. Quando ha mediato tra manifestanti e poliziotti Landini é stato fantastico. Col megafono in mano, urlando come un ossesso ce l'ha fatta. Gli scontri sono terminati. Rispondendo ai giornalisti urlava ancora: basta, basta. Bravissimo. Non riuscivi a smettere di ascoltare la sua veemenza.
Pensavo che Renzi avesse raggiunto il top della comunicazione. Rassicurante e un po' sbruffone, il premier ha scalato il Pd e poi il Paese. Abilissimo nella comunicazione, quando trova un nemico lo affronta con prepotenza e precisione. Con l'accuratezza di un chirurgo. Landini no. Landini attacca e aggredisce. Non fa sconti a nessuno. Lui è la piazza e la piazza diventa lui. Formidabile trascinatore. Un ottimo capopopolo che da voce agli istinti di chi è abituato a lavorare tutto il giorno ma non riesce più a lavorare. Questa è l'Italia onesta, urla dalla strada. Sempre con la maglietta della salute sotto la camicia. Che non é bianca e che non conosce cravatte. Fantastico Landini. Guida un sindacato di categoria ma ha eliminato tutti gli altri più imponenti. Camusso, Furlan, Angeletti. Tutti invisibili di fianco a lui.
Pensavo fosse finita l'epoca dei blocchi sociali, della contrapposizione tra il palazzo e la piazza. Ma mi sbagliavo. Fa bene Landini a non volere un partito del 10% che non servirebbe a nulla. La sua forza é la piazza. Ora sarà interessante capire se funziona di più il sorriso arrogante del premier o la rabbia travolgente del sindacalista. Attento Renzi perché quel vuoto intorno forse si riempie. Vediamo.
@AdriSantacroce