Landini: "Renzi non ha il consenso delle persone oneste". Poi smentisce
Matteo Renzi non ha "il consenso delle persone oneste". Di chi "lavora e di chi cerca lavoro". Con queste parole, dal corteo Fiom di Napoli, Maurizio Landini risponde alle accuse di Renzi. Sono in 20mila a sfilare a Napoli con il leader della Fiom Maurizio Landini nella manifestazione coincidente con lo sciopero di 8 ore dei metalmeccanici contro il Jobs act. Secondo fonti sindacali sono 100 i bus arrivati nel capoluogo campano con delegazioni anche dall'Ilva di Taranto, dall'Ast di Terni e da Gioia Tauro. Il corteo con le bandiere rosse della Fiom-Cgil e musica dei 99 Posse e' partito da piazza Mancini verso piazza Matteotti, dove Landini salira' sul palco insieme al segretario confederale Cgil Franco Martini e a precari. Da Pomigliano d'Arco e' partita una delegazione di cassaintegrati Fiat a bordo di una limousine bianca con le fiancate decorate di scritte contro la riforma del lavoro; ci sara' anche lo striscione "Renzi e Marchionne alle catene, operai in paradiso".
SQUINZI - "Io personalmente mi ritengo uan persona molto onesta, non onesta di piu'". Questa la risposta del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, alle parole del numero uno della Fiom, Maurizio Landini, secondo cui il governo Renzi 'non ha l'appoggio degli onesti'. "Credo - ha aggiunto Squinzi parlando a margine dell'assemblea di Business Europe - che questo Paese abbia bisogno di un nuovo clima di relazioni industriali".
ORFINI - "Dire che governo non ha il consenso delle persone oneste offende milioni di lavoratori che nel Pd credono. Spiace che a farlo sia un sindacalista". Cosi', su Twitter, il presidente del Pd Matteo Orfini risponde al leader della Fiom.
MATTEO RENZI - "L'articolo 18 prima rappresentava un ostacolo, ora non lo e' piu'", la riforma del lavoro ora "dovrebbe stimolare gli investimenti" in Italia. Lo dice il premier Matteo Renzi parlando all'assemblea generale Copres, organizzata da Business Europe e Confindustria. "Dobbiamo cambiare il nostro mercato del lavoro. Ci sara' un decreto attuativo. L'ultimo voto dovrebbe essere il 9 dicembre", dice il premier. "Abbiamo trasmesso il messaggio di una riduzione dell'onere fiscale che grava sul lavoro. L'idea e' un po' di provocarvi - ha detto Renzi parlando all'assemblea -. Abbiamo liberato il sistema tradizionale italiano", riformando l'articolo 18.
LA SMENTITA - "Mai pensato - come mi viene attribuito da alcuni mezzi di informazione - che Renzi non ha il consenso degli onesti, ho detto - e ribadisco - che il premier non ha il consenso della maggioranza delle persone che lavorano o che il lavoro lo cercano e che sono nella parte onesta del paese che paga le tasse". Lo chiarisce il leader della Fiom Maurizio Landini.