Latorre (Pd) avvisa Letta: "Senza cambio di rotta si vota"
di Alberto Maggi
@AlbertoMaggi74
Premessa: "Nel 2014 nessuno può stare tranquillo". Il senatore democratico Nicola Latorre, politico di lungo corso prima dalemiano e ora vicino al neo-segretario, mette in guardia il presidente del Consiglio. Intervistato da Affaritaliani.it su che cosa potrebbe accadere il prossimo anno nella politica e in particolare sulle sorti dell'esecutivo, afferma: "Siamo di fronte a una situazione drammatica e quindi sono necessarie risposte adeguate. Il problema non è chi può star tranquillo o no. Il problema è se il governo e la politica in generale sono in grado di recuperare quella credibilità capace di far seguire i fatti alle parole. Renzi e tutto il Partito Democratico sentono tutto il peso della responsabilità ed è doveroso pretendere dal governo di agire in modo tempestivo e nuovo rispetto al passato e nella direzione indicata".
La domanda a questo punto sorge spontanea. E se Enrico Letta non imprime questa svolta all'azione dell'esecutivo? Che cosa accadrebbe? "E' una eventualità da scongiurare. Ma se succedesse, sicuramente il Pd nella sua interezza ne prenderebbe atto e assumerebbe una sua iniziativa". Molto bene. Quindi? Il senatore traduce dal politichese e spiega con parole chiare: "O c'è una svolta o si fa la nuova legge elettorale e si torna a votare", scandisce Latorre.
Il senatore poi comunque precisa che "il conflitto Renzi - Letta o addirittura renziani contro governo non esiste. Tutto il Pd si riconosce nella linea del segretario. E a gennaio vedremo lo stesso Letta impegnato su questa linea". Comunque - conclude Latorre - "la legge elettorale è un'urgenza e va fatta subito. Già a gennaio dovremo essere in grado di dire al Paese quale intesa si troverà in Parlamento. Così come vanno definiti subito i provvedimenti sul lavoro".