Effetto Tosi sulla Lega: chi va e chi arriva
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Effetto Tosi sulla Lega Nord. A preoccupare Matteo Salvini non è tanto il Veneto, dove i sondaggi continuano a sorridere a Luca Zaia nonostante l'uscita dal Carroccio del sindaco di Verona, quanto i gruppi parlamentari. Alla Camera il pontiere che cerca di evitare uscite è Giancarlo Giorgetti, fidatissimo del segretario federale. A Palazzo Madama a tenere i rapporti con i 'tosiani' è direttamente il capogruppo, Gian Marco Centinaio.
Il problema è soprattutto a Montecitorio. La Lega ha venti deputati, numero minimo per avere il gruppo. In uscita al 100%, senza mediazioni possibili, è Matteo Bragantini, che ormai ha deciso. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, al 50% se ne andrà anche Roberto Caon, mentre le possibilità che esca Emanuele Prataviera sono del 20%. I fuoriusciti dal Carroccio andrebbero nel Gruppo Misto. Ma attenzione, fonti leghiste spiegano ad Affaritaliani.it che sarebbero in arrivo tre deputati da Forza Italia (non in base ad un accordo con Berlusconi ma per scelta politica) e quindi il gruppo potrebbe restare in piedi con 20 o anche più parlamentari.
A Palazzo Madama è sicuro l'uscita dalla Lega di Patrizia Bisinella, compagna di Tosi. Al 100% se ne andrà anche Emanuela Munerato, mentre le possibilità di un'uscita di Raffaella Bellot sono del 50%. I 2 o 3 andranno o nel Misto o nel gruppo Grandi Autonomie e Libertà (Gal) o nel Gruppo per le Autonomie, quello dove c'è Giorgio Napolitano. Ma anche al Senato potrebbe esserci l'ingresso di 3 o 4 senatori nel Carroccio provenienti da Forza Italia o dagli ex del Movimento 5 Stelle. A trattare gli ingressi a Palazzo Madama è Roberto Calderoli.
La somma potrebbe quindi fare zero, tra uscite ed entrate. Ma a breve i gruppi parlamentari della Lega avranno una fisionomia differente. E' l'effetto Tosi.