Lega e Forza Italia, prove di nuova alleanza: si riparte dai referendum
Dopo qualche anno di separazione, torna l'asse Forza Italia-Lega. Il primo obiettivo dei due partiti, riavvicinati dal buon risultato ottenuto dal leader leghista Matteo Salvini, è raccogliere le firme necessarie ai due (dei sei, in totale) referendum targati Carroccio per reintrodurre il reato di immigrazione clandestina e l'abrogazione della Legge Fornero sulle pensioni.
Nuovo corso. Durante una conferenza stampa alla Camera, Salvini e il coordinatore di Forza Italia Giovanni Toti hanno annunciato il nuovo corso di un rapporto spesso tormentato negli ultimi anni. "Nessuno di noi vuole fare passi affrettati", ha detto Salvini, "ma pur in presenza di divergenze c'è la fretta di riallacciare un dialogo costruttivo". D'accordo Toti: "Se cominciamo a confrontarci su problemi concreti e iniziative politiche specifiche, è un buon approccio".
Assente l'ex Cavaliere. Alla conferenza doveva essere presente anche Silvio Berlusconi, ma in mattinata è arrivato il forfait. L'ex premier non si è voluto esporre più di tanto, almeno fino ad ora, anche se tra lui e Salvini c'è comunque stata una telefonata. Oltre a Toti, tuttavia, per Forza Italia erano presenti gli ex ministri Paolo Romani e Renato Brunetta.
Salvini: "Il centrodestra vincerà". Salvini si è però preso tutta la scena: "Non diamo consigli agli altri", ha detto il leader del Carroccio, "il centrodestra che fa il centrodestra vince in tutta Europa, le primarie le farei sui progetti e sui progetti di centrodestra. Lega e Forza Italia governano bene in vari comuni". E ancora: "La miglior sfida che possiamo lanciare a Renzi è sul campo delle proposte, perché non possiamo concorrere con lui sul 'promettificio'".
"Alternativi a Renzi". La decisione di invitare i militanti azzurri a sottoscrivere le due proposte è considerata dallo stato maggiore di Fi come il punto di partenza in vista di quella che sarà, con molta probabilità, una nuova alleanza. Un obiettivo che non vede nella decisione della Lega di allearsi con Marine Le Pen in Europa, un ostacolo: "Siamo stati al governo insieme per dieci anni - ha messo in chiaro Toti - avendo in Europa una diversa collocazione. Vogliamo dialogare con tutte le forze alternative al centrosinistra".