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Politica
Letta vede Renzi: "Legge elettorale, si parta da intesa nella maggioranza"


Un'ora e mezzo di confronto a due non e' bastata a ridurre le distanze tra Matteo Renzi ed Enrico Letta. Il colloquio e' stato definito "molto utile e positivo", da palazzo Chigi. "Cordiale" dai fedelissimi del segretario: ciascuno, e' stato spiegato, e' rimasto sulle sue posizioni, in particolare per quanto riguarda la riforma della legge elettorale. Il premier, lo ha ribadito anche oggi, ritiene necessario "partire da una condivisione nella maggioranza". Per il segretario del Pd, invece, quella elettorale e' una materia che spetta al parlamento ed e' in parlamento che va ricercata un'intesa, con chi ci sta. Dunque si frena sull'entusiasmo mostrato da Letta. Tantopiu' che il presidente del Consiglio non avrebbe nascosto il suo disappunto per l'atteggiamento di Renzi nei confronti del governo e il suo attivismo.

Del resto la genesi stessa del colloquio e' stata piuttosto tormentata. Ieri dall'entourage del sindaco di Firenze avevano escluso un colloquio prima della direzione del Pd e la notizia aveva creato non poche tensioni. E solo dopo non poche mediazioni Renzi ieri sera ha deciso di incontrare Letta. "Si sono sentiti loro due direttamente e si sono messi d'accordo", ha spiegato chi ha parlato con loro. Su un punto vi sarebbe stata una certa sintonia tra il premier e il segretario del Pd ed e' il jobs act presentato da Renzi. Nel colloquio si e' discusso a lungo delle proposte sul lavoro preparate dal leader del Pd e Letta ne avrebbe condivise molte. Ma se nel merito le idee sono state apprezzate, il metodo non e' piaciuto ai lettiani che avvertono ora sul rischio di portare in parlamento un progetto che potrebbe provocare spaccature in un partito che invece ha bisogno di unita' nelle decisioni. "Letta ha fatto presente che il governo lavora bene solo se il Pd lo aiuta e lo supporta, e non fa ogni giorno le pulci. E il fatto che Renzi si ricandidi alla guida di Firenze viene letto come il segnale che non intende far cadere l'esecutivo", ha assicurato un parlamentare lettiano, "il premier dal canto suo ha spiegato che intende mettere in campo politiche di attacco per la ripresa". Letta ha chiesto al leader Pd il sostegno del partito e il sindaco avrebbe garantito lealta', hanno riferito fonti lettiane. Ma questo non significa che Renzi intenda mollare la presa.

Legge elettorale, Letta: partire da condivisione maggioranza
Enrico Letta ha chiarito che la legge elettorale deve nascere innanzitutto dentro la maggioranza. "Penso sia importante che la maggioranza si ritrovi in uno di questi progetti" presentati da Matteo Renzi, ha detto a Rainews24, "e aiutero' la maggioranza a ritrovarsi". Ben vengano, ha aggiunto, "tutte le aperture" e Renzi "fa bene a parlare con Forza Italia e Sel". Detto questo la legge si deve fare "a partire da condivisioni dentro la maggioranza".

"In settimana si aspettano le valutazioni della Corte costituzionale che e' intervenuta sulla legge elettorale", ha ricordato Letta. "Quelle motivazioni saranno molto importanti e allora quella data del 27 gennaio, fissata dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio, puo' essere quelle di partenza della legge elettorale", ha assicurato il premier. "La legge elettorale deve rispondere a quello che la Corte costituzionale ha indicato; gia' ha detto che quel premio del Porcellum era assurdo e che il cittadino deve scegliere il proprio parlamentare", ha sottolineato. "Dobbiamo avere un sistema che consenta ai cittadini di eleggere il proprio parlamentare e che assicuri governabilita'", ha chiarito.

"Ritengo che tutte le aperture oltre" la maggioranza siano necessarie, ha spiegato Letta. "Renzi fa benissimo a cercare di parlare con Forza Italia, con la Lega e con Sel, e anche a sfidare Grillo. E' necessario avere la piu' ampia condivisione possibile", ha insistito. Ma "penso sia importante che la maggioranza si ritrovi in uno di questi progetti e aiutero' la maggioranza a ritrovarsi su uno di questi", ha chiarito.

I MINISTRI
Dopo il cambiamento della maggioranza di governo "dobbiamo essere consenguenti e far si' che ci sia un cambio di passo che deve trasferirsi nei fatti e nella modalita' in cui si lavora". Lo ha detto Enrico Letta a Rainews24. "Nel contratto proporro' la parte finale in cui dovranno esserci codici di comportamento dei ministri, dei ministri fra loro, con rispetto reciproco", ha spiegato il premier. Poi "dovra' esserci un luogo permanente dove prendiamo decisioni che dovranno essere rispettate in uno spirito di leale collaborazione con gli alleati", ha chiarito. E "questa regola di come lavorare insieme funzionera'", ha assicurato.

SCUOLA
La vicenda degli insegnanti "e' paradossale e figlia di scelte degli ultimi tre anni". Lo ha detto il premier Enrico Letta a ReiNews24. "La categoria degli insegnati e' maltrattata dal punto di vista delle retribuzioni", ha aggiunto, "nel futuro e nel presente credo che bisognera' avere un atteggiamento diverso".

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