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Politica
Lite con le Regioni, Conte isolato. Pd e renziani non seguono il premier
Foto Facebook Giuseppe Conte

Partito Democratico e Italia Viva non seguono il premier Giuseppe Conte nella guerra contro le Regioni e in particolare la Lombardia (con tanto di minaccia nemmeno velata di togliere la competenza sulla sanità agli enti locali). E il capo del governo fa una mezza marcia indietro. "Questo è il momento di confrontarsi con tutti i Governatori, per concordare le prossime azioni. Noi proporremo un protocollo condiviso con tutti per evitare di andare in ordine sparso", ha detto Conte alla protezione Civile prima della conference call con i presidenti di Regioni sull'emergenza Coronavirus. "Da parte nostra c'è predisposizone alla collaborazione. E noi ce la faremo lavorando tutti insieme". Toni molto diversi quindi da quelli di ieri sera che avevano scatenato la furia di Attilio Fontana e dell'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera, che questa mattina ha addirittura affermato che il premier o è "ignorante" o è "in malafede".

LA CONFERMA DEI TONI PIU' BASSI E CONCILIANTI DA PARTE DI CONTE - "Governo, presidenti di Regioni e staff tecnico del ministero della Salute in riunione congiunta per coordinare le azioni al fine di fronteggiare al meglio l'emergenza coronavirus". Lo scrive sui social il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che posta anche alcuni scatti del vertice in corso nella sede della Protezione civile. "Uniamo gli sforzi e lavoriamo in squadra senza sosta per tutelare la salute dei nostri concittadini", aggiunge.
 

 

D'altronde la maggioranza, almeno Pd e Italia Viva, non avevano mostrato di appoggiare la guerra di Conte contro le Regioni. I Dem perché anche loro hanno Governartori - primo fra tutti il neo-rieletto Stefano Bonaccini che in Emilia Romagna sta gestendo alcuni casi di contagio da Coronavirus - e i renziani probabilmente per rimarcare l'ennesima distanza dal capo dell'esecutivo.

"Stop immediato a ogni polemica. In queste ore non ci possono essere maggioranza e opposizione, destra e sinistra, regioni e governo. Dobbiamo solo tutti insieme lavorare per proteggere le persone e superare l’emergenza. Il resto dopo. #coronavirus". Così su Twitter il ministro per i beni culturali Dario Franceschini.

"Penso che in questa fase non vadano fatte polemiche, di nessun tipo, da nessuno. Bisogna solo che tutte le autorità lavorino con coesione e senso di responsabilità". Così Ettore Rosato, coordinatore nazionale di Italia Viva, interpellato da Affaritaliani.it, risponde alla domanda se ritenga corretto che in questa fase di emergenza per il Coronavirus il governo assuma le competenze delle Regioni in materia di sanità.

"Mi assoccio all'appello di Matteo Renzi e Dario Franceschini, ora si fermino tutte le polemiche di Conte verso le Regioni, e delle Regioni verso il Governo. Lo Stato si mostri unito, ed a parlare siano solo le autorita' mediche. Ci sara' tempo dopo per verificare le responsabilita' di tutti". Lo afferma il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci.

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