Lollobrigida fa il bis: "Anche i poveri in Italia mangiano bene in trattoria"
Anche se i dati confermano che la povertà nel nostro Paese é in continuo aumento il ministro insiste con la sua tesi
Il ministro Lollobrigida ci ricasca, nuova bufera sui "poveri che vanno in trattoria"
Francesco Lollobrigida ci é ricascato, una nuova frase simile a quella pronunciata qualche mese fa e che accosta sempre poveri e qualità del cibo in Italia. Il ministro dell'Agricoltura - si legge su Il Fatto Quotidiano - di dati reali proprio non ne vuole sapere. Ieri il suo intervento a un evento di Fipe Confcommercio sulla ristorazione s’è trasformato in una sequela di luoghi comuni e classismo. Memore degli attacchi subiti qualche mese fa per aver detto che "in Italia i poveri spesso mangiano meglio, perché acquistando dal produttore cercano qualità", stavolta Lollobrigida parte in difesa: "Nessuno dice che devi essere povero per essere contento", però… Però anche chi ha meno da noi può pasteggiare in trattoria a prezzo contenuto, dice il ministro: "Prova a farlo in altre parti del mondo". Le altre parti del mondo nella narrativa ministeriale sono soprattutto gli Stati Uniti, dove "per mangiare bene si pagano cifre che per noi si pagano in ristoranti stellati" e chi non è mediamente ricco "ha difficoltà a trovare un modo per mangiare bene".
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Basta? Macché: "Noi - prosegue Lollobrigida e lo riporta Il Fatto - diciamo mangio come a casa, pensando a come la nonna e la mamma ti hanno educato alla qualità, prova a pensare a uno statunitense che lo dice, anche no per carità", lì mangiare è solo una "pompa di benzina per esseri umani". Ma in pochi istanti il teorema scricchiola: "Per avere qualità bisogna pagare", passa a sostenere il ministro. Poi: "Se non si è informati sulla qualità si sceglie il costo più basso, sennò si sceglie sempre la qualità". La massa di persone che stanno passando i questi mesi ai discount o alle mense dei poveri devono essere tutte molto disinformate.
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