Lusi, non c'è nessun tesoro in Canada
Egregio Direttore, noi sottoscritti, Avv.ti Luca Petrucci e Renato Archidiacono, difensori di fiducia dei Signori Luigi Lusi e Giovanna Petricone, in nome e per conto degli stessi, comunichiamo e chiediamo, ai sensi di legge, quanto segue.
Nell'articolo pubblicato in data odierna sul giornale on-line da Lei fondato e diretto, intitolato L'ULTIMO TESORO DI LUIGI LUSI: UNA VILLA IN CANADA DA 3 MILIONI, il Suo giornale riporta affermazioni pesantemente diffamatorie e lesive della dignità dei nostri assistiti, oltre che palesemente distorsive della realtà dei fatti come accaduti e di quelli relativi al procedimento penale ancora in corso.
Ai sensi della legge sulla stampa, con la presente si chiede che venga immediatamente pubblicata sull'edizione on-line, già in data odierna, in orario immediatamente successivo al ricevimento della presente, con medesima rilevanza e caratteri del testo pubblicato in data odierna, palesemente diffamatorio e distorsivo, la seguente rettifica: "Con riferimento all'articolo pubblicato il 29/11/2013, alle ore 17,47, sul giornale on-line da Lei diretto, intitolato L'ULTIMO TESORO DI LUIGI LUSII UNA VILLA IN CANADA DA 3 MILIONI, in qualità di difensori di fiducia dei Signori Luigi Lusi e Giovanna Petricone, precisiamo quanto segue:
1) l'affermazione "se poi Lusi decidesse di patteggiare al processo previsto per il febbraio dell'anno prossimo
2) non c'è alcuna manovra nel comportamento del Lusi; il quotiodiano Corriere canadese non ha trovato nulla di nuovo: Lusi aveva riferito tutto ciò ai magistrati inquirenti già nell'interrogatorio del 27 marzo 2012, confermandolo nell'udienza pubblica dell'11 ottobre 2013. Quella villa è stata realizzata con fondi propri e della moglie accantonati fra il 2001 e il 2007, come dimostrato a mezzo di assegni e bonifici bancari agli atti del processo penale: nessuno ha mai trasferito 3 milioni di euro e nessuno ha mai trasferito in Canada fondi della Margherita;
3) in Canada non esiste alcun tesoro "trafugato": esiste ciò che, lo ripetiamo, Lusi ha già riferito ai magistrati inquirenti nel predetto interrogatorio del 27 marzo 2012 e nulla di tutto ciò è illegale o illecito;
4) esiste invece una pesante sconfitta della margherita presso la Corte dei Conti nell'udienza di ieri. I Liquidatori de La Margherita - ai quali incombe l'obbligo giuridico di procedere alla restituzione immediata del residuo attivo del partito, come da mandato loro conferito sin dal 16 giugno 2012 dall'Assemblea federale della stessa Margherita - dinanzi alla Corte dei Conti si sono opposti alla restituzione in favore dello Stato degli importi contestati al Lusi. Nella seduta di ieri, la Sezione giurisdizionale per il Lazio della Corte dei Conti ha dichiarato che il partito Democrazia è Libertà-La Margherita, essendosi dichiarato contrario alla restituzione del denaro in favore dello Stato (chiesta dal Lusi alla stessa Corte sin dal 4 febbraio 2013), non è parte del giudizio contabile e con un'ordinanza di numerose pagine ha dichiarato l'estromissione della Margherita dal processo contabile. La motivazione dell'esclusione della Margherita, recita il provvedimento della Corte dei Conti, risiede in un documento che il legale rappresentante della Margherita ha sottoscritto e depositato presso la Corte dei Conti il 12 giugno 2013 nel quale la stessa Margherita si è dichiarata contraria alla restituzione del denaro in favore dello Stato: motivo per il quale la Corte dei Conti ha dichiarato che la Margherita non ha titolo a stare nel processo perchè i denari e il patrimonio con quelli realizzato sono dello Stato e non della Margherita." Con riserva di adire tutte le Autorità giudiziarie competenti e il competente Consiglio dell'Ordine dei giornalisti, qualora, per la miglior tutela dei diritti dei nostri assistiti, la presente rettifica non venisse pubblicata per intero, nelle dimensioni consone al danno arrecato con la pubblicazione dell'odierno articolo, con risalto pari al corpo dell'articolo oggi pubblicato e, qualora, un ulteriore commento pubblicato a seguito della presente producesse ulteriore ingiustificato discredito dei nostri assistiti.
Distinti saluti.
avv. Luca Petrucci
avv. Renato Archdiacono
avv. Luigi Lusi