M5S, via altri due. Grillo: "Hackerato account twitter di Casaleggio"
Storia di video, lacrime e dimissioni quella che ieri ha segnato una nuova bufera nel Movimento 5 Stelle: il web decreta l'espulsione dei quattro senatori gia' cacciati dall'assemblea congiunta dei gruppi parlamentari. Nel mezzo, una drammatica giornata fatta di video (di Grillo e dei 'reprobi'), di lacrime (di chi si 'autodenuncia' e annuncia a propria volta l'addio al Movimento), e di voti on line che hanno ratificato dalla base la linea dura del vertice.
E questa mattina si replica. Come annunciato ieri il deputato Alessio Tacconi lascia il gruppo M5S alla Camera e passa al Misto. Lo ha comunicato al suo ormai ex capogruppo Federico D'Inca' con una lettera nella quale gli conferma la sua decisione di lasciare il gruppo da oggi. Anche il deputato Ivan Catalano lascia il gruppo M5S alla Camera e passa al Misto. Catalano ieri su Facebook aveva espresso la sua contrarieta' all'espulsione dei 4 senatori dissidenti.
Nella lettera inviata a D'Inca', che Tacconi ha postato su Twitter, il deputato che era stato una delle voci critiche interne al Movimento e che oggi lascia per protesta contro le espulsioni dei 4 senatori dissidenti, attacca Luigi Di Maio. Su Facebook Di Maio aveva insinuato che la decisione di lasciare M5S fosse legata al fatto che D'Inca' gli avesse chiesto conto di 7mila euro "di 'varie' non rendicontati e mai restituiti". Ma Tacconi nega e chiede a D'Inca' una smentita.
"Caro Federico - si legge nella lettera di Tacconi al suo ormai ex capogruppo D'Inca' - ti comunico la mia decisione di lasciare da oggi il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle. Resto a disposizione per ogni eventuale chiarimento". Quindi, prosegue: "Riguardo al post pubblicato ieri sera su Facebook da Luigi Di Maio su di me, ti pregherei di procedere ad una smentita visto che si tratta di un vergognoso insieme di inesattezze e falsita'.
Infatti, come ben ricorderai, ieri io e te non abbiamo avuto modo di parlarci ne' tantomeno ho mai ricevuto da te una richiesta di restituzione di qualsivoglia somma di denaro indebitamente trattenuta.
Come sai - continua - ho sempre rendicontato e restituito quanto dovuto, tanto che mai alcuna procedura di infrazione e' partita a mio carico per questa ne' per altre ragioni. In assenza di tale presa di posizione da parte tua, dovro' concludere (e questa volta con assoluta certezza) che anche il Movimento 5 stelle fa uso della cosiddetta "macchina del fango" contro chi esprime opinioni o attua scelte sgradite allo stesso Movimento".
"29.883 hanno votato per ratificare la delibera di espulsione. 13.485 hanno votato contro. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato", certifica su twitter Beppe Grillo annunciando il risultato della votazione on line che ieri ha decretato l'espulsione dei 4 senatori dissidenti, Luis Alberto Orellana, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella e Lorenzo Battista. Sul sito si legge che "hanno partecipato alla votazione 43.368 iscritti certificati al Movimento 5 stelle".