M5S, Becchi: nessun espulso, solo virus
A questo punto si tratta di decidere se sia meglio l'etichetta di "espluso" dal partito di appartenenza o di "virus" che un organismo vivente rifiuta. Insomma, i dissidenti come l'influenza, a essere gentili. E' il punto di vista riproposto da Paolo Becchi, intervistato da Mondoperaio per il numero di luglio/agosto della rivista fondata da Pietro Nenni.
Becchi, da molti considerato l'ideologo del Movimento 5 Stelle, fra l'altro sostiene che "il movimento non e' un partito, ma non e' neppure una 'macchina': e' un organismo", per cui, per esempio nel caso della senatrice Gambaro, non e' piu' possibile "ragionare secondo i vecchi schemi della 'espulsione dal partito'. Il M5S e' un organismo, e' metabolico. Per questo, a proposito delle 'espulsioni', ho cercato di spiegarmi dicendo che 'se prendo un virus, il mio corpo lo rifiuta'. Anche in Hegel c'e' un'idea analoga: nell'organismo animale le parti non sono parti, ma membra: non possono 'sussistere per se'".