M5s, Conte sfida Grillo: su Affari il testo integrale del discorso-svolta - Affaritaliani.it

Politica

M5s, Conte sfida Grillo: su Affari il testo integrale del discorso-svolta

Giuseppe Conte si avvia verso la vittoria su Beppe Grillo con un discorso destinato a fare la storia della politica italiana

Una nota comune di tutti questi incontri e di tutte queste proposte è stata di mantenere salde le radici sul piano dei valori, ma di aprirsi coraggiosamente a una fase di forte rinnovamento.

 E’ per questo che io stesso, nel corso degli incontri e delle interviste rilasciate ho sempre ragionato, anche in linea con il mandato ricevuto, di un Movimento che ha abbracciato questo processo di rifondazione e di profonda riorganizzazione.

Nell’approssimarsi all’appuntamento per il lancio del nuovo corso, con Beppe Grillo sono emerse alcune diversità di vedute su alcuni aspetti fondamentali.

Soprattutto è emerso un equivoco di fondo. Come ho detto dall’inizio io credo che non abbia senso imbiancare una casa che necessita di una profonda ristrutturazione. Beppe via via che ci confrontavamo su singoli aspetti, mi è sembrato ritenere che tutto vada bene così com’è, salvo alcuni moderati aggiustamenti.

Ma io l’ho sempre detto dal primo incontro all’Hotel Forum e in tutti gli incontri successivi: non mi sarei mai prestato a una mera operazione di facciata, di puro restyling. La mia valutazione è che il Movimento necessiti e facciano bene forti cambiamenti. Non sono in discussione i principi e i valori che hanno ispirato questo grande sogno che ha portato tanti cittadini ad essere la prima forza politica in Parlamento.

Ma per suscitare nuovamente questa capacità di sogno nei cittadini, per rilanciare la forza propulsiva, la tensione rivoluzionaria che ci ha portato a realizzare importanti riforme e ad avviare i processi di transizione ecologica e digitale, occorre proiettare lo sguardo avanti e avere il coraggio di cambiare. Dobbiamo cambiare noi se vogliamo cambiare la società, se vogliamo elaborare un progetto di società per il 2050, che miri a offrire condizione di maggiore benessere, equo e sostenibile, a tutti i cittadini, abbracci una cultura integralmente ecologica e contrasti le diseguaglianze sociali, di genere, territoriali.

Non posso prestarmi per una operazione politica che nasce, già all’origine, invischiata tra vecchie ambiguità e diffusi timori di abbracciare questa svolta.

Questa mia franchezza non nasconde arroganza. Piuttosto esprime l’affetto che ho per il Movimento, che mi spinge a parlar chiaro. Se volete anche a essere duro.

La mia posizione nasce da un ragionamento politico e da una convinzione personale.