Politica
Manovra, Renzi e Ue: la lite è un bluff? Lo scontro con l'Ue aiuta il premier
Manovra, Renzi e Ue: L'Unione Europea boccia la manovra I retroscena sullo scontro
La Ue boccia la legge di stabilità ma Renzi non ci sta. E se questo scontro fosse tutto un bluff? I retroscena
E se fosse tutto un bluff? E se la lite governo italiano-Commissione Ue fosse in qualche modo "montata ad arte" o quantomeno "ingigantita volutamente" in chiave elettorale? Diciamo che il sospetto c'è, corroborato dai rumor che arrivano da diversi parlamentari di maggioranza, compreso il Pd sponda renziana.
Il presidente del Consiglio, come noto, si gioca tutto sul referendum istituzionale del 4 dicembre. Se perdesse, come ha scritto Affaritaliani.it (leggi qui), molto probabilmente si dimetterebbe e anche se fosse reincaricato da Mattarella sarebbe comunque decisamente indebolito. E quindi cosa c'è di meglio di un bello scontro con la "cattiva Europa" su due dei temi più importanti? I migranti e i conti pubblici, ovvero la manovra che contiene la riforma delle pensioni e l'abbassamento delle tasse per alcune categorie.
Mediaticamente - è il ragionamento fatto a Palazzo Chigi - alzare la voce con Bruxelles e picchiare i pugni sul tavolo fa gioco perché mostra all'opinione pubblica che il premier non accetta supinamente i diktat dell'Ue e di Berlino, come invece affermano a gran voce e ogni giorno le opposizioni (leghisti e pentastellati in testa).
Secondo alcune indiscrezioni, nell'ultimo Consiglio Ue della scorsa settimana ci sarebbe stata una sorta di accordo dietro le quinte Renzi-Juncker per forzare i toni Italia-Ue su immigrazione e Legge di Bilancio, come sta accadendo in queste ore, proprio per aiutare il segretario del Pd nella campagna referendaria. C'è chi scommette che dopo il 4 dicembre, ovviamente se vincesse il sì, il sereno tornerebbe immediatamente tra Roma e Bruxelles.