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Politica
Manovra, la Camera approva la Legge di Bilancio con 200 sì
(foto Lapresse)

Ok alla Manovra, dal fisco agli affitti brevi: tutte le misure 

La Camera ha approvato definitivamente la legge di bilancio con 200 sì, 112 no e 3 astenuti.    Il provvedimento, che esce dalla seconda lettura senza essere stata modificata - e senza voto di fiducia - dopo l'ok al Senato, è ora legge.  La manovra vale circa 24 miliardi, che salgono a 28 con l’aggiunta dei primi decreti attuativi della delega fiscale, viene finanziata con un extra deficit da 15,7 miliardi combinato con il rincaro delle accese sui tabacchi e una spending review sui ministeri e sui trasferimenti agli enti locali. Per i prossimi anni il testo delinea anche lo scenario di una possibile razionalizzazione delle partecipazioni statali da cui incassare fino a 20 miliardi

 Il provvedimento più importante è la proroga per il 2024 del taglio del cuneo fiscale e contributivo per i redditi fino a 35.000 euro. Per contrastare la corsa dell’inflazione, legata alla congiuntura internazionale tra la guerra in Ucraina e il conflitto tra Israele e Hamas, il governo ha scelto la strada di alleggerire temporaneamente il carico fiscale dei lavoratori dipendenti con redditi medio bassi a cui lasciare circa 100 euro in più al mese in busta paga. Contemporaneamente l’avvio della riforma fiscale ha ridotto a tre gli scaglioni Irpef. Bankitalia stima un beneficio in media di 600 euro a famiglia.   Tra i provvedimenti più rilevanti della manovra spiccano lo stanziamento di 3 miliardi di euro per avviare i rinnovi dei contratti del pubblico impiego, con priorità per i comparti salute e sicurezza, e lo stanziamento di oltre 3 miliardi aggiuntivi per il fondo sanitario. Gli emendamenti dei relatori hanno introdotto anche fondi aggiuntivi per le integrazioni salariali delle forze armate e delle forze dell’ordine.    

Ha generato dibattito la scelta di innalzare la cedolare secca per gli affitti brevi dal 21 al 26% a eccezione di una casa a scelta del titolare per coloro che detengono più immobili. Diversi anche i provvedimenti a sostegno delle famiglie numerose e della natalità tra agevolazioni sul credito per l’acquisto della casa e sgravi fiscali per le assunzioni delle donne con diversi figli. Il canone Rai invece viene ridotto da 90 a 70 euro per il 2024. Stanziati 15 milioni per il territorio di Caivano e 100 per contrastare il disagio abitativo. 

Ad accendere la disputa tra maggioranza e opposizioni sulla legge di bilancio sono stati soprattutto i provvedimenti in materia di pensioni e Ponte sullo Stretto. Dopo una lunga mediazione, il governo ha deciso di non toccare le pensioni di anzianità di medici, funzionari degli enti locali, maestri e ufficiali giudiziari. Niente tagli anche per coloro che decideranno di andare in pensione entro il 31 dicembre di quest’anno. Le decurtazioni degli assegni scatteranno invece per i prepensionamenti. Per un riordino complessivo del settore bisognerà aspettare i prossimi mesi, il tema resta sul tavolo del governo visto l’invecchiamento progressivo del Paese a fronte di una natalità ai minimi termini, in attesa di una riforma complessiva del sistema previdenziale.   

Per il collegamento tra Messina e Villa San Giovanni la manovra prevede un investimento da 11,6 miliardi spalmato tra il 2024 e il 2032 con erogazione a salire nel corso degli anni. Durante l’iter parlamentare la composizione del budget è stata rimodulata: 9,3 miliardi saranno a carico del bilancio dello Stato - nelle more dell’individuazione di fonti di finanziamento diverse da quelle statali - mentre il resto delle risorse arriveranno dal fondo di coesione e dalle Regioni Sicilia e Calabria. 

Con il 'tesoretto' da 100 milioni a disposizione dei parlamentari la maggioranza ha incrementato di 5 milioni di euro il fondo per l’Alzheimer e le demenze, previsto nuove colonnine Sos da posizionare in luoghi affollati come stazioni, parchi, impianti sportivi. Istituito anche il titolo di Capitale italiana dell'arte contemporanea, la città selezionata verrà finanziata ogni anno con 1 milione di euro per interventi di riqualificazione. Le opposizioni invece hanno scelto di concentrare 40 milioni di euro su emendamenti comuni, appoggiati anche dalla maggioranza, per iniziative contro la violenza sulle donne: dal reddito di libertà ai centri antiviolenza.   Niente spazio in manovra invece per una mini proroga del Superbonus 110%, arrivata invece con un decreto ad hoc. Il provvedimento, varato ieri dal cdm, tutela i lavori asseverati entro il 31 dicembre di quest'anno e salvaguarda le famiglie meno abbienti. 

Tra i sostegni alle fasce economiche meno abbienti la manovra prevede il rifinanziamento per il 2024 con 600 milioni di euro della carta ‘Dedicata a te’ per l’acquisto di beni di prima necessità. Resta in vigore per i primi tre mesi del prossimo anno il bonus sociale elettrico. Per supportare l’acquisto della casa di abitazione da parte di famiglie di numerose vengono introdotte priorità nell’accesso al credito per i nuclei con tre figli di età inferiore a 21 anni e Isee non superiore a 40.000 euro annui, per quelli con quattro figli di età inferiore a 21 anni e un Isee non superiore a 45.000, per quelli con cinque o più figli e un ISEE non superiore a 50.000. Prorogate nel 2024 le garanzie sui mutui degli under 36 per favorire più giovani nell’acquisto della prima casa. 

 Le imprese entro la fine del prossimo anno dovranno stipulare  contratti assicurativi a copertura dei danni da calamità naturali ed eventi catastrofali. Sul versante del welfare viene confermata la detassazione dei premi produttività al 5% e la soglia fino a 2 mila euro dei fringe benefit per i lavoratori con figli a carico, fino a 1.000 euro per tutti gli altri. Previsti anche per il 2024 incentivi per le assunzioni di donne disoccupate. Arriva anche la detassazione per i lavoratori del settore del turismo notturno e festivo.  Alle imprese e attività produttive che ritornano a investire in Italia sarà riconosciuta una tassazione agevolata: riduzione del 50% delle imposte sui redditi. L'agevolazione si applica nel periodo d'imposta in cui avviene il trasferimento e per i 5 anni successivi. Per la pianificazione e la realizzazione delle opere funzionali al Giubileo del 2025 invece vengono stanziati poco meno di 400 milioni spalmati tra 2024 e 2026. 

Manovra, la Camera approva la Legge di Bilancio con 200 sì. Ira delle opposizioni: "Legge di Bilancio disastrosa" 

Mentre la Camera ha approvato la legge di bilancio con 200 voti sì, non sono mancate le critiche da parte delle opposizioni. Secondo la segretaria dem Elly Schlein è una Legge di Bilancio "che fa male al paese e infligge un colpo letale ai servizi pubblici. Mance e mancette in una logica di scambi al ribasso imbarazzante. Hanno dovuto pensarci le opposizioni unite a migliorarla mettendo fondi sul contrasto alla violenza di genere. Voi non lo avete fatto, vi siete tenuti i soldi per le vostre mance e avete preferito finanziare campi da golf che la lotta alla violenza contro le donne". 

Sulla stessa scia anche Azione.  "La seconda legge di bilancio dell’era Meloni è una manovra di corto raggio, senza visione, che accontenta pochi e scontenta molti, che non cambierà certo in meglio le cose per la stragrande maggioranza degli italiani". Lo scrive su Facebook Mara Carfagna, presidente di Azione, che aggiunge: "Ci sono pochissime risorse per la Sanità, assolutamente insufficienti per affrontare la grande emergenza nazionale, come sa bene chiunque deve fare i conti con liste d’attesa interminabili per sottoporsi a esami o sostenere cure nel pubblico. Non c’è nulla per la scuola, contro la dispersione scolastica. Non c’è nulla per la crescita, visto che Industria 4.0 non è stata rifinanziata e mancano incentivi veri per investimenti e formazione. La misura più rilevante è il rinnovo del taglio del cuneo fiscale, che vale circa 10 miliardi, ma che è stato finanziato solo per il 2024 e in deficit. Di buono ci sono i 40 milioni per la lotta alla violenza di genere: ma qui il merito è tutto delle opposizioni, la maggioranza non c'entra. Come Azione abbiamo avanzato altre proposte, indicando sempre le relative coperture, capitolo per capitolo. Il governo non le ha accolte - conclude Carfagna -, facendo scelte diverse. Gli italiani giudicheranno".

"È la legge di Bilancio dello zero virgola, una manovra che cerca i titoli e dimentica del tutto gli italiani". Così Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera.  "Giorgia Meloni vede salire solo il debito e le tasse. La sua maggioranza, divisa su tutto, non è in grado di sostenere la crescita economica. Finita la campagna elettorale per le Europee, sarà tutto un altro film", conclude Faraone. 

Di tutt'altro canto la maggioranza di governo. "Siamo fieri di aver approvato una legge di Bilancio attenta ai conti dello Stato e volta a tutelare il potere d'acquisto delle famiglie, a ridurre il cuneo fiscale ed il costo del lavoro". A dirlo è Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento.    "Ringrazio il Senato della Repubblica, la Camera dei Deputati e tutti i parlamentari - riprende - per l'importante lavoro svolto, siamo andati avanti con ordine garantendo le prerogative di tutte le parti, come dimostra l'approvazione finale avvenuta stasera, senza questione di fiducia, a Montecitorio"."Continuiamo a portare avanti la nostra visione, sempre e solo per il bene dell'Italia e degli italiani", conclude Ciriani. 

“Viene approvata una manovra che guarda al bene dell’Italia. Un obiettivo raggiunto grazie alla forza di un governo che, con unità d’intenti e coraggio, mantiene fede alle promesse fatte e, soprattutto, non muovendosi in base al fugace consenso dei sondaggi, mette al centro famiglie ed imprese tagliando le tasse e sostenendo i redditi medio-bassi.” Commenta così il ministro del Turismo Daniela Santanchè l’approvazione della legge di bilancio 2024. “In riferimento al comparto del Turismo, l’approvazione della manovra finanziaria – prosegue Santanchè– è un importante momento di raccordo che, da un lato, va a completare il percorso portato avanti quest’anno e, dall’altro, pone le basi per proseguire sulla strada tracciata nei mesi scorsi con misure necessarie ad accrescere il livello competitivo dell’offerta turistica italiana e a favorire la destagionalizzazione anche con interventi relativi al lavoro, come ad esempio la detassazione del notturno e festivi. Certi che il lavoro da fare è tanto ma le misure prese, in un momento storico come questo, testimoniano l’attenzione di un esecutivo che mette il turismo al centro dell’agenda politica per la prima volta nella storia della nostra Nazione”.

"Ringraziamo il ministro Giorgetti che con questa manovra ha seguito una linea coerente: mettere qualche soldo in più a chi produce Pil e uscire dalla logica delle mancette". Lo ha detto il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari in dichiarazione di voto finale sulla manovra a Montecitorio. Rispetto ai "dai inoppugnabili" dell'economia e dell'occupazione, ha sottolineato, "l'opposizione parla d'altro. Ma in realtà dopo lo stop al reddito di cittadinanza, "la disoccupazione è diminuita, l'occupazione è aumentata e in contratti sono in maggioranza a tempo indeterminato". Dopo aver rivendicato i fondi per la sicurezza, la legge delega per la retribuzione proporzionata e sufficiente dei lavoratori anziché il "salario minimo per legge" e i soldi per la sanità pubblica, "il più grande investimento mai fatto in Italia". "Non siamo perfetti -ha concluso, rivolto alle opposizioni- ma non tiferemo mai contro il governo pro tempore per fare un danno al Paese: voi, purtroppo, questo lo fate ogni giorno".

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