Retroscena/ Silvio si dimetterà da senatore. Ok a Marina candidato premier
@AlbertoMaggi74
C'è chi conosce bene Silvio Berlusconi. Lo conosce da una vita, almeno da quando è entrato in politica. Magari poi le loro strade si sono divise ma l'amicizia è rimasta. Indelebile. E proprio chi sa come il Cavaliere reagisce in questi casi, di fronte alle difficoltà e a quanto si senta ingiustamente condannato, non ha alcun dubbio: il leader del Popolo della Libertà si dimetterà da senatore. Non subito, a settembre e comunque prima del voto di Palazzo Madama. Berlusconi sa che andrebbe sotto. Pd, M5S e Sel hanno la maggioranza per mandarlo a casa. E non vuole assolutamente subire l'onta dell'espulsione, così sarà lui a farsi da parte. Ad abbandonare l'Aula.
Il mese di agosto sarà caratterizzato da un fuoco di dichiarazioni, di insulti e di veleni. Ma il Cav non vuole passare per il killer del governo che ha promosso e sponsorizzato fin dall'inizio. Aspetterà che siano i democratici a staccare la spina all'esecutivo. Magari - spera l'ex premier - potrebbe proprio essere Renzi, dopo il congresso del Pd, a mandare a casa Enrico Letta. Una cosa è certa: Berlusconi resterà il gran capo del Centrodestra. Anche senza entrare in Parlamento, sarà lui a dettare la linea al partito e alla coalizione (sul modello di Beppe Grillo).
Il problema semmai sarà quello di individuare un candidato alla presidenza del Consiglio da contrapporre all'attuale sindaco di Firenze. Bocciato Angelino Alfano, che non ha il quid (si sa). Si cerca una donna. Potrebbe essere la stessa figlia Marina, anche per mantenere il nome "Berlusconi presidente" nel simbolo della rinata Forza Italia che si presenterà alle prossime elezioni (probabilmente in primavera). Fratelli d'Italia spingerà per Giorgia Meloni e la Lega per Flavio Tosi, ma alla fine la decisione la prenderà il Cavaliere. Sulla possibile scelta della presidente di Fininvest e di Mondadori come premier ci sarebbero già i primi sondaggi per valutare il suo gradimento tra l'opinione pubblica. Risultati incoraggianti che starebbero spingendo il Cav a fare pressioni sulla sua primogenita.