Salvini svela ad Affaritaliani.it il "Matteo nascosto"
"Il Matteo nascosto. C'è un cuore sotto la corazza". Matteo Salvini, giornalista oltre che segretario federale della Lega Nord, titolerebbe così la video-intervista ad Affaritaliani.it realizzata nel suo ufficio di via Bellerio in occasione del lancio del nuovo Affaritaliani.it.
Il leader del Carroccio ha ricordato quando collaborava con Affari con le rubriche 'Arancini padani' (quando era deputato) e poi 'Cavolini di Bruxelles' (da europarlamentare). "Abbiamo fatto un bel po' di strada".
Salvini parla dell'importanza di Internet e dei social network, dove è attivissimo. "La carta stampata, purtroppo e con la morte nel cuore, costa e non tira. La radio è immortale. Ma il futuro è l'online. Io ho fatto un post la settimana scorsa su Bologna che ha fatto sei milioni di contatti. I post li metto io direttamente, altro che staff, quando ho tempo vado a vedere le notizie, posto, digito e commento. E poi ci sono due o tre ragazzi che mi danno una mano a rispondere ai messaggi, una piccola parte perché ogni giorni ho circa un milione di contatti, richieste e domande".
Salvini racconta anche che "da Santoro si sono incazzati perché digitavo durante la trasmissione. Ma è bello e a me serve. Non sono onnisciente e se, ad esempio, non mi segnalano qua che il governo Renzi azzera il fondo per il reinserimento lavorativo dei disabili io non lo so. Mi è arrivata prima della trasmissione questa segnalazione di cui ho parlato in diretta. E poi ho fatto un'interrogazione parlamentare. A volte la segnalazione sui social si trasforma in azione politica". Insomma, "il Web è più importante della televisione, dove vai lì e parli ma non comunichi".
Poi il passato. Salvini non rinnega nulla e mostra nel suo ufficio la foto con Bossi di 18 anni fa, la foto con Maroni e la tessera del 1991. "Non faccio il rottamatore. Ci sono stati degli errori, ma se siamo qua è grazie a chi è partito e quindi grazie a Bossi, a Maroni, a Calderoli e a Castelli".
Lo scrittore preferito del leader del Carroccio "è Mauro Corona, di cui ho divorato tutto, ma anche Carlos Ruiz Zafón per la sua Barcellona. Insomma, leggo di tutto".
Salvini è cattolico? "Molto poco rispetto a quello che vorrei. Sono molto poco praticante".
Poi l'annuncio: "E' vero, ho ricominciato a fumare, purtroppo sì. Ehhh...il nervoso e il casino, quasi un pacchetto al giorno. Ma - promette - rismetto un'altra volta. E' una roba demenziale e idiota".
Ed è la volta del suo Milan. "Spero che mio figlio veda vincere qualcosa dai rossoneri". Barbara Berlusconi funziona? "Mi piace". Ma Galliani è stato liquidato? "Riconosco che gran parte di quello che abbiamo vinto è anche merito suo, non sono un rottamatore". Inzaghi? "Lo adoro, ci mette l'anima. Funzionerà, meglio di Allegri sicuramente".
Ed ecco il vino, una passione per Salvini. "C'è lo sportello segreto (che mostra con orgoglio), non datemi dell'ubriacone, me le regalano e ogni tanto bevo qualcosa... Questa ad esempio l'abbiamo bevuta quando c'è stato l'ottimo risultato delle elezioni europee", afferma mostrando un bottiglione di Sforzato della Valtellina.
Salvini svela ad Affari "gli arcani" del suo ufficio, come dice lui. C'è la targa di Putin della Duma russa regalata durante il viaggio a Mosca, la medaglia d'oro dell'Avis per 75 donazioni di sangue. E poi mostra la onlus di cui è vicepresidente e che aiuta le donne malate di cancro. Insomma, davvero un Matteo nascosto, un Matteo social. E non solo inteso come social network...