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Politica
Matteo Salvini. Il peggior incubo della sinistra, unita solo ad attaccarlo.

‘Gli italiani hanno bisogno di una squadra forte, non di un uomo forte. Quel Paese che ha bisogno di un eroe vuol dire che è messo male’ non sono le dichiarazioni di un esponente del centrosinistra o magari di un pentastellato in fase di disarmo.

 

No le affermazioni sono di Matteo Salvini, il politico più temuto, soprattutto da tutta quella sinistra ‘sempre più diversificata’ che ogni notte ha il peggior incubo, quello di poter perdere anche la regione simbolo di buona parte della sua storia, l’Emilia Romagna.

 

Ed allora la campagna contro chi è il nemico più forte è martellante e senza esclusione di colpi.

Matteo Salvini, incubo notturno della sinistra

Giornali, televisioni,opinion leader, politici usano qualsiasi oggetto, dalle fake news fino agli attacchi sopra e sotto la cintura.

 

Quando la senatrice Liliana Segre, vittima di un passato orribile, commenta i dati del Censis sostenendo che ‘ chi vuole l’uomo forte è perché non lo ha mai provato’ i leoni della tastiera della sinistra si scatenano sui social contro chi, secondo loro, incarnerebbe l’essenza dell’uomo forte, una specie di Mussolini dei tempi nostri, cioè il leader della Lega.

 

Da tempo nessun politico è stato oggetto di tanto livore da parte di chi la pensa in maniera diversa. Dalle righe del costume da bagno fino alla fidanzata, tutto è sotto i riflettori e quotidianamente attaccato.

 

Un po’ di esempi a caso.

 

Ordina, da Ministro dell’Interno, di chiudere i porti per riuscire a mettere sul tavolo europeo il problema italiano con gli sbarchi e la criminalità che si arricchisce e, immediatamente, diventa razzista e con il cuore di pietra.

 

Chiede di giudicare, perlomeno colpevole, un Comandante di nave che disobbedisce ad un ordine della Marina Militare di non ingresso in un porto italiano e pure rischia di fare danni con una manovra forzata e, apriti cielo, di colpo è sessista e anti europeo.

La Comandante invece, che da qualsiasi altra parte verrebbe almeno espulsa dal Paese, qui viene quasi fatta santa da un programma della televisione pubblica. E non è da escludere la titolazione di una strada.

Matteo Salvini, incubo della sinistra

Si permette di dire che Roma e, con ragione, è amministrata male, sempre più impantanata tra disservizi di autobus in sfacelo, metro in affanno, raccolta rifiuti, a dir poco complicata, e in risposta cosa riceve dal primo cittadino della città Virginia Raggi ?

 

Una corposa intervista su uno dei più importanti quotidiani spagnoli ‘ Salvini è un ciarlatano, un grande opportunista politico, che fa tutto pensando all’immagine e la prova si è avuta quando era agli Interni, ha lavorato soltanto 36 giorni, il resto del tempo lo ha passato facendosi foto in giro mentre mangia piatti tipici e commentando qualsiasi cosa. Noi invece sindaci di frontiera non abbiamo tempo di farci i selfies con le felpe della polizia’.

Quando si dice ‘lavare i panni sporchi in famiglia’.

 

Per non parlare delle sardine, nate per caso, apolitiche per scelta, ma pronte a scendere in piazza solo contro uno. Senza un progetto e, secondo il giovane ideatore, senza bandiere di partito, pacifiche e prive di livore.

 

Un bluff svelato in breve dopo che, alle spalle del ‘sardino’ si è stagliata l’ombra di Romano Prodi e la connotazione sempre più a sinistra del movimento.

Una connotazione culminata con la manifesta vicinanza al Presidente uscente dell’Emilia  Romagna, Bonaccini.

 

In piazza senza cartelli salvo quelli contro Salvini appeso a testa in giù. In piazza senza violenza, perché nel concetto di violenza non valgono gli sputi di rappresentanti dei centri sociali verso ‘i cattivi fascisti’.

 

La democrazia è anche questo. Ma la battaglia politica è più corretta, se trasparente e senza ipocrisie.

 

Le sardine napoletane si fiondano in piazza non contro la disoccupazione, la corruzione, contro tutte le difficoltà che imperano in una città bella e complessa come Napoli ma contro Matteo Salvini.

Contenti loro.

 

E il capo della Lega fa pure tendenza e discussione nell’abbigliamento: se mette la felpa del corpo di polizia , dei vigili o di chi altro si chiede che venga indagato per abuso; se mette il vestito grigio si conferma che ormai vuole sedurre tutta la Chiesa romana e i poteri forti.

Insomma nemmeno la divisa da boy scout la passerebbe liscia. E se per caso tira fuori il rosario accidenti perché non accusarlo di blasfemia?

 

Per non parlare  di quando si schiera con quei ‘poveri pistoleri’ che in casa vengono assaliti e si difendono da quei bravi ragazzi che tentano di rubare o violentare.

Lì diventa il peggio del peggio : fascista, violento e senza anima.

 

Insomma un qualcosa tra un mezzo pazzo e un quasi mostro che si aggirerebbe indisturbato in Italia, qualcuno da fermare, costi quel che costi.

Un irresponsabile senza testa che si permette di criticare un accordo europeo, quello del Mes, criticato pure dal partito di maggioranza.

 

Fortunatamente per la democrazia, il tam tam contro, non sembra intaccare le convinzioni di molti italiani.

 

I sondaggi sulle intenzioni di voto non rispecchiano le considerazioni che ogni giorno escono a raffica, sempre dalla stessa parte, contro il leader leghista, bersaglio unico di tutta la sinistra e responsabile di tutti i mali passati, presenti e futuri del Bel Paese.

Giusta e sacrosanta la battaglia politica ma quando è fatta con le antiche regole della cavalleria e in campo aperto.

  

 

 

 

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