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Politica

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

matteo salvini

"Il segretario della Lega guarda avanti. Il dibattito su falchi e falchetti e sulla decadenza di Berlusconi da senatore, da cittadino prima ancora che da leghista, mi ha stufato e non mi interessa". Lo afferma ad Affaritaliani.it Matteo Salvini, candidato al ruolo di segretario federale della Lega Nord (favorito dai sondaggi). "Sto lavorando e ragionando di progetti e di territorio e non di altro. Già come segretario lombardo ho dato indicazioni a tutti di libertà di scelta in vista delle prossime elezioni amministrative. In alcuni casi ci saranno alleanze, in altri andremo da soli e in altri con le liste civiche. Non voglio nulla di calato dall'alto. Sceglierà il territorio. Il mio obiettivo è il 10% prima di pensare ad accordi e ad alleanze con altri partiti che sono l'ultima cosa".

E' escluso un dialogo con il Pd? "Ribadendo che mi interessano la Lega e il Nord, le alleanze sono la mia ultima preoccupazione. In Europa spesso la sinistra è autonimista se non indipendentista come in Catalogna o nella regione basca. Purtroppo la sinistra italiana è la più statalista, conservatrice e retrogada d'Europa. Detto questo un federalista non si preclude mai nulla. Ma la sinistra italiana è la più serva di Bruxelles e la più euro-entusiasta. Il problema non è più solo Roma ma anche l'Unione europea. Infatti in tutti i paesi, Germania compresa, si discute della moneta unica invece per la sinistra italiana l'euro è un dogma che non si tocca. Ragiono con chi vuole ribaltare le cose".

Se Salvini diventa segretario federale, Bossi resterà presidente del Carroccio? "Bossi è candidato. E' un mio competitor e, come dicono i giornali, la sfida sarà tra noi due. Quello di presidente è un ruolo di garanzia superpartes e nel momento in cui qualcuno di candida è una parte. Sto mettendo giù un elenco di sindaci e di città da girare... chi sarà presidente è l'ultima delle mie preoccupazioni. Ma voglio dire una cosa. Se sarò eletto il primo di tutto che voglio coinvolgere è Giancarlo Giorgetti. Parlerò con Zaia, Cota, Fontana e tutti gli altri... ma il più abile è Giorgetti. Poi nella mia visione non ci sarà un uomo solo al comando, non sono come Renzi, per il sindaco di Firenze  è: 'Io  e il resto merda'. Giorgetti sarà alla guida della Lega con me".

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