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Politica
Mes, "Conte svende la sovranità economica dell'Italia"

Intervento per Affaritaliani.it di Carlo Fidanza (capodelegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo) sulla questione del Mes (European Stability Mechanism) che ha scatenato una polemica sul ruolo del premier Giuseppe Conte

 

Fin da ottobre 2018 Fratelli d’Italia ha sollevato in Parlamento il rischio della riforma del MES che iniziava ad essere discussa in sede di Eurogruppo. C’era chi addirittura vagheggiava l’istituzione di un vero e proprio “Fondo Monetario Europeo”, poi probabilmente il nome evocava presagi talmente infausti che si è preferito derubricarlo ad una apparentemente più innocua “riforma”.

Ancora nel marzo 2019 la maggioranza gialloverde rigettava una risoluzione di FdI alla Camera che impegnava il governo a non dare corso ad alcun avanzamento dell’Unione monetaria che potesse portare ad una ulteriore perdita di sovranità degli Stati membri e a pesanti condizionalità per i Paesi indebitati.

Tardivamente, in occasione delle comunicazioni di Conte prima del Consiglio Europeo del giugno 2019, anche la maggioranza gialloverde si accorgeva del tema e approvava una risoluzione (a firma dei capigruppo Molinari e D’Uva) contenente l’impegno a non dare corso alla riforma del MES. Peccato che, a quanto pare, di lì a poche ore lo stesso Conte si sarebbe recato a Bruxelles ad avallare quel patto scellerato.

Non pago, il premier Conte, interrogato dai senatori di FdI il 3 luglio scorso di ritorno da quel vertice preferì non rispondere. Il motivo ora è chiaro a tutti. Aveva appena finito di svendere un altro pezzo della nostra sovranità economica.

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