Migranti, l'Europa affonda il barcone di Renzi
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Come volevasi dimostrare. La montagna ha partorito il topolino. La litania del governo dopo la più grande strage di migranti nel Mediterraneo - "Europa, Europa, Europa" - è rimasta solo una sterile richieste e un insieme di parole vuote. Il Consiglio Ue straordinario ha dato il contentino all'Italia con l'aumento dei fondi per Triton, ma sul vero nodo - l'accoglienza dei migranti/profughi - c'è stato un clamoroso nulla di fatto. L'accoglienza sarà su base "volontaria" da parte dei paesi Ue. Traduzione: resteranno tutti in Italia. E se andranno all'estero sarà solo perché tentano la fuga e non vengono intercettati dalle polizie degli altri paesi (in caso contrario, come accade ora, continueranno a essere rispediti da noi in base al Trattato di Dublino). Niente da fare. Renzi ha alzato la voce, ha declinato in fiorentino il "ghe pensi mì" di Berlusconi, ma non ha ottenuto praticamente niente. E non poteva che finire così. In Gran Bretagna si vota il 7 maggio ed è ovvio che Cameron non vuole migranti dall'Italia. In Francia Hollande è ai minimi termini e certo non intende fare un regalo a Sarkozy e alla Le Pen. In Germania la Merkel è alle prese con i movimenti anti-Islam e anti-stranieri e quindi non può accollarsi i migranti che sbarcano in Italia. Migranti che resteranno quindi nel nostro Paese, con buona pace di chi in questi giorni ha sprecato fiato invocando l'intervento dell'Europa. Anche con Renzi a Palazzo Chigi siamo l'ultima ruota del carro in Europa. Triste ma vero.